L’Isola del Lido raccontata da Andrea Molesini

L’afa pesava sulle palpebre. I camerieri andavano e venivano dalla terrazza, i vassoi pieni e vuoti, il passo stanco.”

 

L’allegria dei giorni precedenti si era come assopita. C’erano risate, qua e là, ma nemmeno un moto di spirito o un saluto inconsueto scivolavano da un tavolino all’altro per far compagnia all’ultimo pettegolezzo. L’orecchio esperto del commendatore notò che al brusio della chiacchiera e al tintinnio dei brindisi mancava quel compiaciuto abbandono che fa della futilità la regina indiscussa del bel mondo”.

 

In momenti come questi è naturale che la paura e la costernazione confondano la mente, e minaccino le fondamenta del palazzo, magnifico e fragile, che chiamiamo Civiltà. Ebbene l’Excelsior non è solo un grande albergo, è un mattone di quel magnifico, fragile palazzo (...) Potrebbe succedere, dio non voglia che accada, che qualcuno di noi, qualcuno dei presenti, per una maligna bizzarria della sorte sia costretto dal dovere di fedeltà al proprio sovrano, alla propria terra, a puntare il fucile su un uomo che proprio qui ha condiviso con lui il tavolo da pranzo o da gioco (...) Ricordiamoci di rimanere uomini, perché la nostra umanità, proprio in momenti come questi, è il nostro bene più prezioso”.

da “Presagio”, 2014, Andrea Molesini

 

Lo scrittore veneziano Andrea Molesini ambienta nel grande albergo del Lido, l’Excelsior, il suo libro “Presagio”, un ballo più tragico e inconsapevole di quello del Titanic. Siamo alla vigilia della prima guerra mondiale, sta per scadere l’ultimatum dell’Austria alla Serbia, ma nelle sale e nelle terrazze dell’Hotel Excelsior, al Lido di Venezia, ricchi e aristocratici di tutta Europa portano avanti imperterriti le loro frivole liturgie, incuranti dei preavvisi della catastrofe.

Solo due persone sono consapevoli che quella che si sta preparando è una tragedia epocale: uno è il commendatore Niccolò Spada, fondatore e direttore dell’albergo e “inventore” del turismo al Lido di Venezia, grande imprenditore realmente esistito, nonché nonno dell’autore; la seconda è la bella, misteriosa e disinibita marchesa italo-austriaca Margarete von Hayek. Spada e la marchesa vivranno una fuggevole passione, prima che tutto venga travolto dalla guerra.

Inaugurato il 21 luglio del 1908, singolare esempio di Orientalismo architettonico e fin da subito uno dei templi internazionali della Belle Epoque, svuotato e danneggiato durante la guerra, l’Excelsior ritrovò rapidamente il suo fulgore, culminato a partire dal 1932 con l’ospitalità alla nuova Mostra del Cinema, che da allora in poi vi convogliò – accanto a grandi nomi della politica e dell’economia – tutte le celebrità del jet set internazionale.

I testi sono tratti dal libro "I luoghi degli scrittori veneti", a cura di Sergio Frigo, 2018, ME Publisher - Mazzanti Libri, Venezia. Su gentile concessione.
 

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Bibliografia Andrea Molesini

Percorsi in cui la tappa è presente

Le isole della laguna veneziana narrate dagli scrittori veneti
Percorso culturale

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Solo un lungo esercizio di spostamenti, eradicazioni, rotture di ogni accertata prospettiva e abitudine potrebbe forse portarci nelle vicinanze di questi luoghi.