Cimitero ebraico

Nel 1386 la Repubblica affida alla comunità ebraica un terreno al Lido da utilizzare come cimitero. Il terreno, la cui proprietà era reclamata anche dal monastero di San Nicolò del Lido, venne effettivamente consegnato solo qualche anno più tardi.

Il cimitero venne successivamente ampliato e nel 1641 raggiunse la massima espansione.

In seguito, la necessità di adeguare le fortificazioni porta ad una riduzione degli spazi dedicati, anche se è soprattutto dalla caduta della Repubblica che il cimitero conobbe periodi di progressivo abbandono e atti di vandalismo che portarono alla perdita di numerosi monumenti. Nel 1938 si concluse l'uso cimiteriale dell'area.

Negli ultimi decenni è stato avviata un'opera di riordino del cimitero, comprensiva di restauro e catalogazione delle lapidi e dei sarcofagi; grazie a quest'attività è stato possibile individuarne un migliaio la cui datazione si pone in un arco temporale che si allunga tra la metà del XVI secolo e gli inizi del XVIII.

Percorsi in cui la tappa è presente

Complessi religiosi, monumentali e militari nell’Area della bocca di porto del Lido di Venezia
Percorso culturale

Complessi religiosi, monumentali e militari nell’Area della bocca di porto del Lido di Venezia

L'area che si estende tra San Nicolò del Lido, il Forte di Sant'Andrea, l'Isola delle Vignole e l'Isola della Certosa costituisce uno dei complessi più significativi di Venezia, per la sua storia antica e articolata, per le sue valenze devozionali, per il valore simbolico di importanti rituali di Stato che a lungo si svolsero in questi luoghi e per la fondamentale funzione militare assunta per molti secoli.