Le cime delle Dolomiti hanno una loro inconfondibile forma di grandezza, di cui godere a ogni ora del giorno e che si rivela in tutta la sua commovente potenza all’alba e al tramonto, quando i raggi del sole basso all’orizzonte colorano la roccia di un rosa tenue che si fa via via sempre più carico, fino a sfumare nel viola e poi nel nero, per quel fenomeno unico conosciuto con l’antico nome ladino di enrosadira.

Le Dolomiti ampezzane, bellunesi e del Cadore, sono tutte inserite nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il nostro sguardo si potrebbe soffermare sul profilo maestoso delle Tre Cime, sul gruppo del Civetta (definito da Dino Buzzati "la più bella muraglia di roccia delle Alpi"), sulla Marmolada con la sua ghiacciata magnificenza, sulle tre Tofane che sovrastano e proteggono la gemma di Cortina, sulle Cinque Torri e il loro profilo frastagliato e mutevole, sull’ Antelao dalla cui vetta è possibile abbracciare con lo sguardo l'intera pianura veneta, arrivando a scorgere la laguna di Venezia e il mare Adriatico, e su innumerevoli altre cime di straordinaria bellezza. 
 

estratto dal volume 100 Sguardi sul Veneto 
curatrice Pamela Ferlin 
Pubblicazione realizzata ai sensi della L.R. 10 gennaio 1984, n. 5
Antiga Edizioni

foto di Davide Busetto

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