Chiesa Arcipretale dell'Annunciazione di Maria Santissima - Ceneselli RO

Della Pieve S. Mariae de Cinisello si sa che faceva parte dei possedimenti riconosciuti alla chiesa ferrarese (Privilegium pro Ecclesia Ferrariensi) da Papa Celestino II (1144) e riconfermati nel 1192.

Notizie della chiesa e alcune descrizioni del paese le troviamo riportate nelle relazioni delle visite pastorali del Beato Giovanni Tavelli da Tossignano (1434) e di mons. Francesco Dal Legname (1449), mentre nel 1591 il vescovo Giovanni Maria Fontana è testimone di una chiesa ricostruita di recente, a tre navate, con quattro altari e battistero, il campanile presso la porta maggiore e intorno il cimitero.

Ma è iniziativa di don Giobatta Finati, già artefice della chiesa di Calto, l'incarico all'architetto ferrarese Vincenzo Santini (di cui si conservano in una Raccolta di disegni della Biblioteca del Seminario di Ferrara i tre preparatori: facciata, spaccato e pianta) per il progetto di una nuova chiesa a Ceneselli, l'edificazione della quale inizia nel 1712.

La chiesa presenta un'imponente struttura, perfezione di linee e accuratezza nelle rifiniture: marmi pregiati, stucchi finissimi e begli altari. Si sa che i lavori procedettero con gradualità e che furono utilizzate parti ed elementi della chiesa preesistente, si mantenne la torre campanaria, costruita nel 1660 (alta 60,70 metri), con cella a bifore, tiburio con balaustrata e cupolino. La chiesa fu consacrata al culto dall'arcivescovo di Ferrara mons. Francesco Mattei, il 16 settembre 1792.

L'interno è a tre navate, con transetto a metà della navata centrale a formare una pianta cruciforme di grande effetto scenografico.

Vi sono cinque altari e vanno segnalati il maggiore, ricco di marmi pregiati, con portali laterali (sec.XVII), e quelli del transetto: a sinistra, il settecentesco altare della Madonna del Rosario e, a destra, quello di S. Rocco.

Tra le opere conservate nella chiesa sono da ricordare: entrando a sinistra, il fonte battesimale in marmo rosso datato 1622; la statua in cotto policromo della B. V. del Divin Parto (sec.XV); la pala con l'Apparizione di Gesù Bambino a Sant'Antonio da Padova (1727) di ambito emiliano; la pala con le Stigmate di San Francesco (sec.XVIII) attribuita a Stefano Figatelli; il dipinto con l'Annunciazione (sec.XVII, fine) di scuola emiliana.

Percorsi in cui la tappa è presente

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Percorso culturale

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Un percorso per conoscere alcuni aspetti del ricco patrimonio culturale, attraverso il materiale catalografico disponibile, di tutti i beni storici e artistici della diocesi.