Il legno: importante risorsa utilizzata fin dall’antichità per riscaldare, costruire edifici, imbarcazioni, oggetti ad uso quotidiano ma anche opere di alta falegnameria e artigianato. Grazie all’opera dei “menadàs”, gli zattieri, negli anni della Serenissima Repubblica di Venezia, venivano trasportati, ogni anno, circa 350.000 tronchi dalle vallate bellunesi alla pianura, in particolare a Venezia, per costruzioni di ogni tipo.
La pietra: il legame di questa risorsa naturale con le quotidiane attività antropiche è evidente nelle tecnichedi estrazione, lavorazione e trasformazione. Significative le testimonianze della tradizione e dell’evoluzione nei secoli di queste attività e del prezioso lavoro degli “scalpellini”.
Il latte: per secoli il latte e i suoi derivati sono stati la principale fonte di proteine per la popolazione montana. Un viaggio nel tempo dal “casaro” che produceva burro, ricotta e formaggio nelle “caliére” fino alle moderne vasche in rame usate fino agli anni ’60.
Un itinerario suggestivo tra manufatti, storie e documenti che ancora oggi sanno stupire e raccontare: dall’uso delle materie prime alla scoperta di produzioni più evolute quali quelle dell’occhialeria cadorina e bellunese con oggetti da collezione: pince-nez, ventagli o bastoni con occhiali, binocoli, monocoli, cannocchiali e delle biciclette con pezzi e memorie del ciclismo nazionale e internazionale.
Percorso a cura di Lucia Vivian - Ufficio Redazione Portale Cultura