Bellavitis Giusto 01/01/1820 - 31/12/1880

ll primo nucleo documentario è formato da epistolari, manoscritti di opere, alcuni testi ed estratti stampati, il secondo lascito consiste invece per la maggior parte in opuscoli o estratti di opere stampate che Bellavitis riceveva soprattutto da matematici ma anche da cultori delle altre scienze, sia italiani che stranieri. Probabilmente gli pervenivano data la sua attività di recensore sulla sua rivista «Rivista di giornali». Sono inoltre presenti molti volumi manoscritti di grosso formato, si tratta di repertori dove riassumeva pubblicazioni e dava giudizi personali sul contenuto di opere altrui. Fanno parte di questo secondo lascito anche alcune lettere. La documentazione riveste interesse soprattutto per la storia della matematica, rispecchiando gli argomenti e il grande dibattito che portò agli sviluppi della disciplina particolarmente negli anni '30 e '40 dell'Ottocento.

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01/01/1820 - 31/12/1880

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Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia
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Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia

Trova origine nell'Istituto nazionale di scienze, lettere ed arti voluto da Napoleone per l'Italia all'inizio del XIX secolo. Venne poi rifondato con l'attuale denominazione dall'Imperatore Ferdinando I d'Austria nel 1838. Con l'unione del Veneto all'Italia l'Istituto venne riconosciuto di interesse nazionale. Fino al 1893 la sede dell'Istituto fu Palazzo Ducale, quindi venne trasferita presso Palazzo Loredan, mentre nel 2004 è stata inaugurata la seconda sede di Palazzo Franchetti. Fine statutario dell'Istituto è la diffusione della cultura scientifica e umanistica; la sua configurazione è quella di un'accademia i cui membri sono eletti dall'Assemblea dei soci effettivi nominati con decreto ministeriale. L'Istituto, oltre all'ordinaria attività accademica e alle mensili riunioni dei soci, promuove periodicamente manifestazioni culturali, incontri di studio, convegni, seminari; inoltre promuove e realizza progetti di ricerca scientifica anche collaborando con altri enti culturali, a livello nazionale e internazionale.  L'Istituto eroga numerosi premi e borse di studio al fine di incoraggiare le ricerche su temi di carattere storico e scientifico. Pubblica la rivista «Atti», il periodico «Memorie» che raccoglie opere di carattere monografico, e numerose collane e serie di volumi. Conserva e rende consultabili una ricca biblioteca e numerosi fondi personali di soci oltre al proprio archivio storico istituzionale. (...)