Sortilegi

Bianca Pitzorno, Sortilegi, Bompiani, 2021


Benché ispirata dalla concretezza di tre oggetti reali, il dipinto di una giovane contadina, una tovaglietta di lino ricamata, dei biscotti profumati, la raccolta di Bianca Pitzorno si addentra con i suoi personaggi in un mondo selvatico intessuto di sortilegi ed irrazionalità. I tre racconti che compongono l’opera presentano ritratti femminili intensi, che si aggirano fra incantamenti e stregonerie, a volte legati fra loro da sorellanza, altre da rapporti di forza tradotti da comportamenti e valori prettamente maschili. La lingua, influenzata in parte dalla conoscenza di scritti seicenteschi e a tratti dal realismo magico della letteratura latino-americana, è quella immaginifica del racconto orale, delle veglie di un tempo in cui si narravano fatti e figure di una realtà sempre pervasa di magia. La potenza narrativa, una lingua straordinariamente espressiva e il tono favolistico ne restituiscono l’ambientazione senza però inficiare i rimandi alla veridicità dei fatti. Ed è in questo doppio registro che si aggancia la contemporaneità, in un illuminante rimando all’oggi attraverso la peste del Seicento e la caccia alle streghe.

L'autrice

Bianca Pitzorno (Sassari 1942) ha pubblicato dal 1970 a oggi circa cinquanta opere tra saggi e romanzi, per bambini e adulti, che in Italia hanno superato i due milioni di copie vendute e sono stati tradotti in moltissimi aesi.

Ha tradotto a sua volta Tolkien, Sylvia Plath, David Grossman, Enrique Perez Diaz, Töve Jansson, Soledad Cruz Guerra e Mariela Castro Espín. Tra i suoi titoli più noti: Extraterrestre alla pari, 1979; Vita di Eleonora d’Arborea, 1984 e 2010; Ascolta il mio cuore, 1991; Le bambine dell’Avana non hanno paura di niente, 2006; Giuni Russo, da Un’estate al mare al Carmelo, 2009; La vita sessuale dei nostri antenati (spiegata a mia cugina Lauretta che vuol credersi nata per partenogenesi), 2015 e Il sogno della macchina da cucire, 2018.

Ultimo aggiornamento: 05-02-2024