Jazz Café

Raffaele Simone, Jazz Café, La Nave di Teseo, 2023

In questa raccolta di racconti Raffaele Simone dà vita a una serie di personaggi che hanno, malgrado la diversità dei loro destini, qualcosa in comune: la ricerca inesausta di quella scheggia di felicità e di giustizia forse concessa agli umani. Una serie di storie che avanzano senza respiro, sospinte da un vibrante intreccio di tonalità, animate da personaggi stranianti e irresistibilmente comici e da una fitta rete di evocazioni letterarie. Sullo sfondo, grandi città inquiete, potenti notturni, vaste marine, movimenti di folle, inattesi impromptus musicali, improvvise irruzioni di versi. Mentre lo sguardo del narratore passa dal campo largo al dettaglio più minuto, dal cielo aperto sopra Roma o Parigi alla rosa bianca che una donna tiene alla vita.

Era vestita di una tunica di seta blu pesante, appena rilucente nella semioscurità: brillava tutta, discretamente, e al sommo di quel brillare erano i suoi occhi formidabili.

L'autore

Raffaele Simone è di professione un linguista, professore emerito dell’Università Roma Tre. Membro di accademie e ordini (Académie Royale belga, Accademia della Crusca, Ordre des Arts et des Lettres di Francia), più volte Honoris Causa, ha insegnato in diversi paesi. Nel 2022 gli è stato attribuito il Prix de l’Institut de France per la carriera. È autore di innumerevoli lavori tecnici e ideatore di opere lessicografiche originali (tra cui il Grande dizionario analogico della lingua italiana e l’Enciclopedia dell’Italiano). È anche autore di saggi sulla modernità tradotti in più lingue e vincitori di numerosi premi: Presi nella rete. La mente ai tempi del web (2012); Come la democrazia fallisce (2015; Prix du Livre Européen 2017); L’ospite e il nemico. La grande migrazione e l’Europa (2018). Tra i suoi lavori recenti, Il software del linguaggio (2020), La grammatica presa sul serio (2022) e Divertimento con rovine (2022). Nel 2012 ha pubblicato un romanzo, Le passioni dell’anima, pluripremiato e tradotto in diverse lingue.

Motivazione della Giuria Tecnica

Scritti fra il 2004 e il 2007, i racconti che compongono Jazz Café di Raffaele Simone, riportano il lettore a un passato recente, a cui fa da cornice l’architettura delle città e il paesaggio naturale. Lo stile sobrio e raffinato, particolarmente apprezzato dalla giuria, è impreziosito spesso da un sottofondo musicale o poetico, in cui la lingua si muove fra toni elevati e proletari e, talvolta, note dialettali. L’autore modella personaggi accomunati tutti da una sorta di ambizione alla felicità, a cui tendono attraverso la ricerca di un personale riscatto e di una giustizia che ne ristabilisca le sorti. In verità, in ogni storia alla felicità tanto agognata si contrappone l’inciampo, la caduta, lo sfaldarsi della realtà, che mostrano un destino fragile, che spezza ciò che poteva sembrare il naturale evolversi delle cose. Ed è in queste tragedie più o meno grandi del quotidiano che si annida lo sguardo laterale di Simone, che invita, come scrive in uno dei suoi racconti, alla meraviglia di “sentir raccontare una storia importante”. 

Ultimo aggiornamento: 05-02-2024