Edizione 2020

Ha vinto la 57^ edizione del Premio Letterario "Regione del Veneto - Leonilde e Arnaldo Settembrini - Mestre"  Paolo Pergola con "Attraverso la finestra di Snell. Storie di animali e degli umani che li osservano", Italo Svevo.

Hanno potuto partecipare solo singoli autori viventi, pertanto non sono state ammesse opere scritte a più mani, come del resto sono stati esclusi romanzi, romanzi brevi, poesie, saggi ed opere inedite, secondo le indicazioni previste dal bando.

I libri sono stati selezionati dalla Giuria Tecnica, presieduta da Giancarlo Marinelli, che ne ha individuato la terzina finalista. Novità di questa edizione è stata la Giuria dei Lettori, composta da 30 abbonati del Teatro Toniolo di maggiore età, che ha decretato il vincitore.

Il vincitore è stato reso noto sabato 5 dicembre 2020 con un live streaming dal Teatro Comunale di Vicenza nell'ambito di Radio Veneto Dramma e l'evento di conclusione dell'edizione del premio è stato ospitato nella pagina facebook di Arteven, partner del progetto.

BANDO DI CONCORSO 57^edizione 

TERZINA FINALISTA

Paolo Pergola, "Attraverso la finestra di Snell. Storie di animali e degli umani che li osservano"Italo Svevo

"Quattordici racconti di ispirazione calviniana (l’autore, che di mestiere è zoologo, fa parte dell’Opificio di Letteratura Potenziale) compongono questo volumetto di pregio della Piccola Biblioteca di letteratura inutile curata da Giovanni Nucci per le edizioni Italo Svevo. L’opera è caratterizzata da una prosa geometrica e sapiente, con punte di ironia aggraziate. Ogni racconto interroga due universi, quello degli umani e quello animale, con un’operazione di rifrazione che mette a fuoco una perpetua sfida al labirinto: da una parte ci sono animali in grado di navigare e migrare con precisione e naturale senso dell’orientamento, dall’altra uomini alla ricerca di mappe, soluzioni, stratagemmi ingegnosi per affrontare la complessità del reale. Utilizzando unità di misura e grandezze diverse, l’autore passa scientificamente in rassegna spazi e tempi che vanno dall’invisibile e infinitamente piccolo al grande, antico, lontano e universale". La Giuria Tecnica

Maria Attanasio, " Lo splendore del niente e altre storie",  Sellerio

"Di una sicilianità corposa, per presenze, linguaggio, atmosfere, la raccolta di Maria Attanasio,  scrittrice e poetessa da sempre impegnata anche sul fronte politico, svela personaggi di donne nascosti fra le pagine della storia. È il suo, infatti, un controcanto tutto al femminile, volto a rendere parlanti soggetti muti e presenti corpi altrimenti senza identità. A partire da testimonianze storiche di fine ‘600, l’autrice ricostruisce, non senza l’apporto della propria, personale vicenda umana, i destini di lotte e disubbidienze, di opposizioni e risolutezze di tante donne, riassumendone spesso il carattere e gli eventi in un gesto unico, esemplificativo dei moti dell’anima. La giuria sottolinea il particolare valore di un linguaggio radicato nella grande tradizione letteraria siciliana, barocco e dialettale, fiabesco e storico, che si tinge talora anche di note di lirismo, tracce rivelate dell’ingegno poetico dell’autrice: in questo vivace polilinguismo si consuma una scrittura intensa, fisica, immaginifica". La Giuria Tecnica

Francesca d'Aloja, "Corpi speciali", La Nave di Teseo

"Donne e uomini illustri attraversano la raccolta in un album di ritratti in cui compaiono personaggi conosciuti dall’autrice così come personalità lontane che hanno compiuto delle imprese. Francesca d’Aloja esplicita le motivazioni di questa operazione in exergo («Quando scrivi di qualcuno fallo come se dovessi vendicarlo. Gustave Flaubert») e nella premessa, che spiega chi sono i “corpi speciali” e perché sono tali («dotati di talento, personalità, avvolti dal mistero o diversi da ciò che appaiono»). La scrittura di Francesca d’Aloja sa creare movimento, spazio e immagini. L’autrice si muove attorno ai personaggi utilizzando tecniche di avvicinamento e allontanamento; capita allora di osservare le pieghe di una storia da dietro le quinte, da un buco della serratura, cogliendo da piccoli particolari la grandezza di un personaggio e le sue debolezze; in altri casi ci si accosta al “corpo speciale” facendo un pezzo di strada accanto a lui, oppure ancora lo si guarda in retrospettiva, sempre con un taglio inedito e punti di vista non scontati". La Giuria Tecnica

Ultimo aggiornamento: 20-02-2024