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E. Armanino, "Contare le sedie", Einaudi, 2021
Ester Armanino, Contare le sedie, Einaudi, 2021
Contemporanea e pulita nella forma, di struttura lineare ed essenziale, quasi a creare un parallelo con l’estetica dell’altra professione dell’autrice, l’architetta, la raccolta di Ester Armanino si compone di racconti per lo più brevi, narrati in prima persona. Una voce femminile al tempo stesso univoca e molteplice, dà conto di attese, fughe, incontri, vicinanze e distacchi che riempiono i giorni, bloccandoli in un fermo immagine nitido che mette in luce ogni sfumatura. Con una tecnica narrativa che procede quasi per decostruzione, posando a terra ogni pietra-parola, Armanino narra soppesandole una alla volta, dando a ciascuna uno spazio preciso sulla scena e facendo sì che ognuna sia agita da un corpo e da una voce corrispondenti ad un preciso tassello esperienziale. Nella frammentazione e scomposizione della figura femminile emergono così diagonali e spigoli, ma anche incastri e corrispondenze: con un procedimento inverso, infatti, al termine della lettura, le parole andranno a costruire, non senza aver pagato il costo dell’esercizio, la coscienza di sé, traguardo non sempre facile per una donna.
L'autrice
Ester Armanino è architetto e vive a Genova. Il suo primo romanzo Storia naturale di una famiglia (Einaudi 2011) ha vinto il Premio Kihlgren Opera Prima, il Premio Viadana Giovani, il Premio Zocca e il Premio per la Cultura Mediterranea - sezione Narrativa Giovani.
È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi 2015). Nel 2016 ha pubblicato, sempre per Einaudi, il romanzo L’arca.
Ester Armanino
Ultimo aggiornamento: 15-02-2024