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Pinacoteca Accademia dei Concordi, Leone Minassian, "Grande ghirigoro ritmico 1°", 1871, Tela 70x90,5
© Accademia dei Concordi Rovigo
Giosetta Fioroni, "Casa 1982", tela 121x108
© Accademia dei Concordi Rovigo
Toti Scialoja, Senza titolo 1989, Tela 103x70
© Accademia dei Concordi Rovigo
Rovigo
Piazza Vittorio Emanuele II, 14
0425 27991
concordi@concordi.it
www.concordi.it
L'interesse per l'arte contemporanea si sviluppò nell'Accademia dei Concordi nel secondo decennio del Novecento, quando la costituzione della Pinacoteca era ormai definitiva. Nel 1911 l'accademico Pietro Oliva propose e realizzò la prima di una serie di mostre d'arte contemporanea polesana, nella consapevolezza che un ente proprietario di una così prestigiosa Pinacoteca aveva il dovere di proporre iniziative artistiche individuando e premiando giovani talenti del luogo. Nel concorso del 1917 la medaglia d'oro venne assegnata a Mario Cavaglieri, raffinato pittore d'origine rodigina, che in quegli anni animava il gruppo di Ca' Pesaro e la Biennale. Le guerre e la tragica alluvione del 1951 segnarono un momento di stasi: i problemi di conservazione e la valorizzazione delle opere dei 'maestri antichi' divennero in quegli anni la priorità dell'Istituto.
Il nuovo allestimento della Pinacoteca a Palazzo Bosi negli anni '70 fu l'occasione per organizzare le prime mostre di pittura contemporanea di rilievo: Concetto Pozzati, Gino Pinelli, Casimiro Joli... Nel 1978 fu realizzata una grande mostra retrospettiva del pittore Mario Cavaglieri: l'esposizione fu l'occasione per riscoprire i raffinati incanti materici del maestro postimpressionista, troppo a lungo dimenticato.
L'attuale sezione accademica di opere d'arte contemporanea si deve all'ideazione del ciclo di mostre "Maestri dell'arte italiana contemporanea" da parte del trentennale curatore della Pinacoteca, il dottor Antonio Romagnolo. Il programma espositivo consentì ai più grandi maestri dell'arte astratta ed informale italiana – Luigi Veronesi, Achille Perilli, Bruno Munari, Lucio del Pezzo, Giulio Turcato, Alberto Biasi, Giuseppe Santomaso, Enrico Catellani, Afro, Carla Accardi, Giosetta Fioroni, Toti Scialoja, Leone Minassian, Concetto Pozzati, Claudio Verna – di esporre le loro opere nelle sale della Pinacoteca accanto ai grandi maestri dell'arte veneta e ferrarese del Quattrocento e del Cinquecento.
La raccolta è stata ulteriormente arricchita negli ultimi anni dal lascito di una testimonianza della produzione giovanile del maestro Cavaglieri Donna alla veranda e dal deposito di 'dieci forme' surreali del pittore armenoveneziano Leone Minassian. La prospettiva è l'allestimento permanente di una sezione di arte contemporanea nella nuova sede espositiva di Palazzo Roverella e la realizzazione di un ciclo di mostre dedicato all'arte d'avanguardia.
Palazzo Crepadona (BL), Augusto Murer , "Guerrieri", 1967, Bronzo, cm. 31x60x16
© Archivio Museo Murer, foto di Nadia Grassi
Augusto Murer, "Ragazzo che beve", 1956, Legno, cm. 52x70x50
© Archivio Museo Murer, foto di Nadia Grassi
Augusto Murer, "Figura femminile", 1971, Bronzo, cm. 24x54x26
© Archivio Museo Murer, foto di Nadia Grassi
Augusto Murer, "Adolescente", 1960, Legno, cm. 160x52x57
© Archivio Museo Murer, foto di Nadia Grassi
Augusto Murer, "Vajont", 1963, Rilievo in bronzo, cm. 44x44
© Archivio Museo Murer, foto di Nadia Grassi
Falcade
via Scola, 34
0437 599059
info@museomurer.it
www.museomurer.it
Il Museo di Augusto Murer raccoglie al suo interno e nel parco circostante una consistente collezione di opere, sculture e disegni dell'attività artistica del grande maestro falcadino importante scultore Novecento, della cui arte si trovano esempi anche nei musei all'estero.
Lo Studio-Museo di Augusto Murer, progettato e realizzato nel 1972 dall'architetto Giuseppe Davanzo, dalla morte dell'artista nel 1985, è divenuto un luogo d'incontri di autori di chiara fama, che si sono identificati con le opere dello scultore.
Fin dagli anni Settanta, si ricordano esposizioni d'importante riferimento culturale con artisti e poeti di varie tendenze, tecniche diverse, sensibilità molteplici, accomunati nella loro singolare originalità dall'amore per l'arte (Guttuso, Zancanaro, Levi, Treccani, Rafael Alberti, Zanzotto, Amendola, Neri Pozza e tanti altri).
Tra le esposizioni più recenti sono da ricordare: L'arte nello sport, 100 anni di pittura veneta, Scultura europea del '900, Richiami dell'alba: Dalè, Brauner, Guttuso... e altri canti, I grandi silenzi – Icone Russe – secolo XVII-XVIII, I Ritratti ideali di Antonio Canova incontrano 'il Mondo" di Augusto Murer.
Lo Studio-Museo Murer venne inaugurato ufficialmente l'anno successivo alla sua scomparsa, alla presenza del grande storico dell'arte Giuseppe Mazzariol il 26 luglio 1986, per volere degli eredi che intesero esaudire la volontà dello scultore.
Quest'anno ricorrono i 100 anni dalla nascita di Augusto Murer nato a Falcade il 21.05.1922 (Biografia a cura di Carlo Federico Teodoro, 1985)
Da sinistra in senso orario: Piera Legnaghi, "Abbraccio", 1945, Giovanni D'Agostino, "Traccia d'aria circolare", 1980, Eugenio Degano, "Il canneto", 1965 circa, Giorgio Olivieri, "Trittico", 1978, Vittorio Guarnieri, "Autocromatismi", 1976, Francesco Arduni, "Scacchiera", 1975, Aldo Schmidt, "Non nero", 1976
© Galleria d'Arte Moderna "Achille Forti" di Verona, foto Gardaphoto, Salò.
Sculture Innocenzo Fraccaroli, "Achille Ferito", 1833-1835, Igino Legnaghi, "Locuzione suggestiva", 2006. Installazione: Manuela Bedeschi, "Casa sempre", 2017
© Galleria d'Arte Moderna "Achille Forti" di Verona, foto Memooria S.r.l., Modena