Alla scomparsa di Antonio, il fratello Alvise la ereditò e cominciò ad abbellirla e ad ampliare il complesso dominicale costruendo l’oratorio, terminando le barchesse e il primo giardino compreso in una esedra.
Nel 1716 le figlie di Alvise, Lucrezia e Lucietta, alienarono il tutto a Giovanbattista Baglioni che creò il grande parco all’italiana con cedrere, labirinto, siepi, teatrino e ghiacciaia e fece decorare il piano nobile, il portego e le sale adiacenti. Protagonisti furono Giambattista Tiepolo, Girolamo Mengozzi Colonna e, in seguito, Antonio Zucchi. L’oratorio conserva tre statue del Morlaiter.
A causa della Grande Guerra i conti Baglioni dovettero svendere gli edifici e i terreni del complesso al fattore della villa che, in seguito ne cedette parte al Comune di Massanzago. Oggi sono visitabili il parco, il corpo centrale con gli affreschi e l’oratorio mentre la biblioteca comunale è allestita nella barchessa.
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