Comune di Belluno. Biblioteca civica
La Biblioteca civica di Belluno venne istituita ufficialmente il 21 ottobre 1933, acquisendo l'intera collezione libraria del Museo civico della città, che si era costituita in seguito ad importanti donazioni avvenite nella secondo metà dell'Ottocento: il fondo dello scienziato Tomaso Catullo, del medico Antonio Giampiccoli, del conte Carlo Miari, di Augusto Buzzati e di altri. A questo primo nucleo storico si aggiunsero in seguito altre collezioni, tra cui quelle di Cantilena, di Laura Bentivoglio, con i manoscritti musicali e i volumi a stampa appartenuti al musicista Antonio Miari (1778-1854), di Riposi, con le cinquecentine di Cesare Vecellio; di Federico Velluti, con i manoscritti musicali appartenuti a Giovanni Battista Velluti, cantante sopranista vissuto tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XIX e di Giorgio Maggioni, con alcune edizioni a stampa dal Cinquecento al Settecento. Successivamente, nel corso della seconda metà del Novecento ulteriori donazioni di privati cittadini e alcuni contratti di comodato con la Fondazione Cariverona e la Cassa di Risparmio di Bolzano, unite ad una serie di acquisizioni sul mercato antiquario, arricchirono ulteriormente il suo patrimonio. Nel 1982 la Biblioteca civica venne trasferita nell'attuale sede di Palazzo Crepadona, uno dei più prestigiosi palazzi del centro storico della città, e si connota tuttora per essere una presenza culturalmente rilevante nel territorio bellunese, favorendo la divulgazione della cultura e lo sviluppo di relazioni con enti, istituzioni e associazioni, programmando molteplici attività come convegni, esposizioni, mostre, laboratori, attività didattiche per le scuole e corsi di formazione. La Biblioteca, accanto ai significativi fondi manoscritti, conserva infine alcuni significativi fondi archivistici tra cui quelli di Giuliano Procacci, di Beniamino Dal Fabbro, di Piero Vinanti, di Vittorio Varale, i fondi musicali di Antonio Miari e Giovanni Battista Velluti e una raccolta fotografica.