Igor Sibaldi

"In che modo il Noi potrà capire quando l'Io parla di cose più alte?".

Lo scrittore, studioso di teologia e di storia delle religioni Ivan Sibaldi porta in scena le riflessioni sulla figura preminente per il cristianesimo, il Figlio di Dio, nella conferenza-spettacolo "Gesù. Gli enigmi di un ebreo ellenista".

L'uomo universale come personaggio ellenistico. Eroe di una storia ebraica ma scritta e pensata in greco con rimandi egizi. "Cambiate menti". Nuove visioni e percezioni, un nuovo senso. L'arte che fa la storia.

Nato a Milano nel 1957, Sibaldi è principalmente riconosciuto come filologo e autore di romanzi aventi come argomento la teologia, la mitologia, la psicologia, la filosofia, la storia della letteratura e la Qabbalah. Ha pubblicato, tra gli altri, "I Maestri Invisibili" (Mondadori), "Il frutto proibito del sapere" (Frassinelli), "Il Libro degli Angeli" (Frassinelli) e "Il Codice Segreto del Vangelo" (Sperling e Kupfer).

Il Festival della Bellezza è organizzato ogni anno, dall'Associazione Culturale IDEM – percorsi di relazione, realtà che promuove riflessioni sulle nostre identità in divenire, sulle creazioni culturali e artistiche che delineano gli orizzonti di senso dell’esistenza; propone occasioni di incontro e di confronto, soprattutto tra i giovani, spettacoli e pubblicazioni, con la curiosità e il piacere della ricerca e della bellezza.



Dettagli

Data / Ora

Il: 13/06/2024
Giovedì: alle 21:15

Location

Teatro Romano

Indirizzo

Regaste Redentore, 2

Comune

Verona

Provincia

VR

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E’ stato costruito nell’ultimo quarto del I secolo a.C., ai piedi del Colle di San Pietro. Il cantiere del Teatro restò aperto per alcuni decenni, com'era naturale data la grandiosità dell'edificio. I pochi ruderi oggi visibili non sono certamente in grado di documentarne l'antico splendore. Nel corso del tempo, il manufatto subì l’ingiuria del tempo, dei cataclismi e giacque per secoli interamente sepolto sotto miserabili casupole. Fu solo intorno al 1830 che il veronese Andrea Monga acquistò a sue spese queste casupole e le fece abbattere, dando inizio ai lavori per riportare in luce quanto rimaneva dell’antico edificio. Ora, del teatro antico rimane la cavea e la gradinata, alcune arcate di logge e significativi resti della scena. Un ampio restauro fu eseguito agli inizi del secolo XX. A fianco del teatro sta il convento rinascimentale di San Gerolamo, che ospita il Museo Archeologico ed offre un’affascinante vista sul fiume e sulla città. (...)