Lella Costa

"Ricordati che colui che tira i fili è questo Essere celato in noi", Marco Aurelio.

L'attrice, comica, cabarettista, drammaturga, scrittrice, umorista e doppiatrice italiana Lella Costa porta in scena al Teatro Romano un monologo originale chiamato "La Fata", sulla figura della Fata presente nelle Avventure di Pinocchio, tra digressioni ironiche e argute su una figura così misteriosa e al contempo stesso mutevole. 

Salvifica e incantevole, unica presenza femminile della storia, la Fata turchina indirizza, con le ricorrenti apparizioni e sparizioni, il corso del viaggio archetipico e allegorico, sublime e grottesco, che è soppratutto un viaggio interiore.

Lella Costa nasce a a Milano nel 1952 ed esordisce sul palcoscenico nel 1980 con il suo primo monologo teatrale. Da lì ha attraversato e vissuto l'arte di raccontare attraverso varie forme dal cinema, alla tv, alla radio, ma soprattutto al teatro, affermandosi come una delle migliori attrici della scena italiana.

Il Festival della Bellezza è organizzato ogni anno, dall'Associazione Culturale IDEM – percorsi di relazione, realtà che promuove riflessioni sulle nostre identità in divenire, sulle creazioni culturali e artistiche che delineano gli orizzonti di senso dell’esistenza; propone occasioni di incontro e di confronto, soprattutto tra i giovani, spettacoli e pubblicazioni, con la curiosità e il piacere della ricerca e della bellezza.



Dettagli

Data / Ora

Il: 10/06/2024
Lunedì: alle 21:15

Location

Teatro Romano

Indirizzo

Regaste Redentore, 2

Comune

Verona

Provincia

VR

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E’ stato costruito nell’ultimo quarto del I secolo a.C., ai piedi del Colle di San Pietro. Il cantiere del Teatro restò aperto per alcuni decenni, com'era naturale data la grandiosità dell'edificio. I pochi ruderi oggi visibili non sono certamente in grado di documentarne l'antico splendore. Nel corso del tempo, il manufatto subì l’ingiuria del tempo, dei cataclismi e giacque per secoli interamente sepolto sotto miserabili casupole. Fu solo intorno al 1830 che il veronese Andrea Monga acquistò a sue spese queste casupole e le fece abbattere, dando inizio ai lavori per riportare in luce quanto rimaneva dell’antico edificio. Ora, del teatro antico rimane la cavea e la gradinata, alcune arcate di logge e significativi resti della scena. Un ampio restauro fu eseguito agli inizi del secolo XX. A fianco del teatro sta il convento rinascimentale di San Gerolamo, che ospita il Museo Archeologico ed offre un’affascinante vista sul fiume e sulla città. (...)