Matteo Garrone

"La fantasia del reale".

Il regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scenografo italiano Matteo Garrone racconta al grande pubblico il suo cinema d'arte nell'evento "La sublimazione poetica del reale".

Il riflesso neorealista delle ombre; la spettacolare radiografia delle ossessioni. L’epopea immaginifica dei sogni. Le pieghe della vita nell’antropologia surreale dell’arte.

Matteo Garrone nasce a Roma nel 1968, e dopo gli studi artistici, si dedica anima e corpo al mondo del cinema, dove debutta con il suo primo lungometraggio Terra di mezzo (1997). Il grande successo di critica arriva nel 2002 con L’imbalsamatore (vincitore del David di Donatello per la migliore sceneggiatura), ma soprattutto con Gomorra (2008), tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano, che si aggiudica il gran premio della giuria al Festival di Cannes 2008 e il David di Donatello. Nel 2018 realizza Dogman, con il quale vince i Nastri d'argento come miglior film e come miglior regia e il David di Donatello come miglior sceneggiatura, miglior film e miglior regista.

Il Festival della Bellezza è organizzato ogni anno, dall'Associazione Culturale IDEM – percorsi di relazione, realtà che promuove riflessioni sulle nostre identità in divenire, sulle creazioni culturali e artistiche che delineano gli orizzonti di senso dell’esistenza; propone occasioni di incontro e di confronto, soprattutto tra i giovani, spettacoli e pubblicazioni, con la curiosità e il piacere della ricerca e della bellezza.



Dettagli

Data / Ora

Il: 15/06/2024
Sabato: alle 21:15

Location

Teatro Romano

Indirizzo

Regaste Redentore, 2

Comune

Verona

Provincia

VR

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E’ stato costruito nell’ultimo quarto del I secolo a.C., ai piedi del Colle di San Pietro. Il cantiere del Teatro restò aperto per alcuni decenni, com'era naturale data la grandiosità dell'edificio. I pochi ruderi oggi visibili non sono certamente in grado di documentarne l'antico splendore. Nel corso del tempo, il manufatto subì l’ingiuria del tempo, dei cataclismi e giacque per secoli interamente sepolto sotto miserabili casupole. Fu solo intorno al 1830 che il veronese Andrea Monga acquistò a sue spese queste casupole e le fece abbattere, dando inizio ai lavori per riportare in luce quanto rimaneva dell’antico edificio. Ora, del teatro antico rimane la cavea e la gradinata, alcune arcate di logge e significativi resti della scena. Un ampio restauro fu eseguito agli inizi del secolo XX. A fianco del teatro sta il convento rinascimentale di San Gerolamo, che ospita il Museo Archeologico ed offre un’affascinante vista sul fiume e sulla città. (...)