Mostra Tintoretto e Giovanni Grimani. Tintoretto's portraits of Giovanni Grimani

Il Museo di Palazzo Grimani, Venetian Heritage e Colnaghi sono lieti di presentare la mostra dossier Tintoretto e Giovanni Grimani ritratti a confronto dedicata alla ritrattistica di Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia. La mostra si inserisce nel percorso di valorizzazione e promozione della storia e delle collezioni del palazzo intrapreso a partire dal 2019 con il riallestimento della Tribuna Grimani e della Sala del Doge grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale musei Veneto e Venetian Heritage. 

In occasione di questa speciale esposizione, il Ritratto di Giovanni Grimani attribuito a Domenico Tintoretto, già nelle collezioni del museo grazie all’acquisizione e alla donazione dello stesso da parte di Venetian Heritage, si confronta con altri due dipinti di mano del padre Jacopo Tintoretto, testimoniando lo sviluppo iconografico dell’effige del prelato veneziano in una successione che copre diversi decenni tra la seconda metà del XVI secolo e i primi anni del XVII. 

 

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Jacopo Tintoretto, Ritratto di Giovanni Grimani, seconda metà del XVI secolo, olio su tavola, Londra, collezione privata 
Jacopo Tintoretto, Portrait of Giovanni Grimani, second half of the 16th century, oil on panel, London, private collection 
 

 

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Domenico Tintoretto (attr.), Ritratto di Giovanni Grimani, fine XVI – inizio XVII secolo, olio su tela, Venezia, Museo di Palazzo Grimani, donazione Venetian Heritage (2020) 
Domenico Tintoretto (attr.), Portrait of Giovanni Grimani, end of 16th – beginning of 17h century, oil on canvas, Venice, Museo di Palazzo Grimani, donation Venetian Heritage (2020) 

 


Dettagli

Data / Ora

Dal: 17/04/2024 Al: 08/09/2024

Location

Museo di Palazzo Grimani

Indirizzo

Castello 4858

Comune

Venezia

Provincia

VE

Documenti

Locandina

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MUSEO DI PALAZZO GRIMANI
Musei

MUSEO DI PALAZZO GRIMANI

A due passi da campo Santa Maria Formosa, nel cuore di Veneza, sorge Palazzo Grimani, gioiello rinascimentale decantato in passato da viaggiatori, artisti e diplomatici. Il palazzo viene offerto oggi ai visitatori in tutta la sua stupefacente bellezza dopo quasi trent'anni di restauri.Sotto la regìa di Giovanni Grimani, raffinato mecenate, un tradizionale fondaco del Medioevo, sorto per esigenze mercantili, venne trasformato a metà Cinquecento in un originalissimo palazzo a corte colonnata, capolavoro architettonico senza pari in città, secondo la "maniera" romana e fiorentina, l'avanguardia artistica dell'epoca. Il risultato è uno scrigno principesco, sontuosamente decorato con stucchi e affreschi, alla cui realizzazione contribuì una élite di artisti, da Sansovino a Palladio, da Giovanni da Udine a Francesco Salviati.Una dimora storica che è meraviglioso museo di se stessa, ricca di pavimenti a pastellone veneziano illuminati da cromatismi pompeiani, preziosi marmi policromi, volte magnificamente affrescate, una scala a chiocciola attribuita a Palladio e soprattutto una tribuna, dove trovava la sua collocazione ideale una celebre collezione d'archeologia - famosa in tutta Europa e in seguito donata alla Repubblica di Venzia -, disposta scenograficamente in questo sontuoso museo di famiglia ideato da Giovanni. Le allegorie e gli emblemi delle decorazioni raccontano anche l'appassionante e drammatica vicenda personale di quest'ultimo, processato per eresia e infine prosciolto dal Concilio di Trento.Gli splendidi ambienti accolgono oggi, oltre a una selezione di opere archeologiche e pittoriche, il polittico con le Visioni dell'aldilà, capolavoro di Hieronymus Bosch, nonché mostre ed eventi, in un fecondo dialogo con le più varie tendenze dell'arte moderna e contemporanea.Nel sito “Meraviglie di Venezia. Tesori sacri e profani nell’area di S. Marco” realizzato dalla Regione del Veneto nell’ambito del Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio culturale condiviso – SHARED CULTURE, potete fare un tour virtuale nella tribuna Grimani come è adesso.In un’altra sezione del sito potete invece ammirare la Tribuna così come era nel XVI secolo con la collezione di statue antiche raccolte dai Grimani prima che quest’ultima venisse donata allo Stato Veneziano e, trasferita nell’Atrio della Biblioteca Sansoviniana, divenisse lo Statuario Pubblico della Serenissima cioè il nucleo originario delle collezioni dell'attuale Museo Nazionale Archeologico di Venezia. (...)