Una smodata passione per i coleotteri

“Una smodata passione per i coleotteri: storie di insetti e di entomologi vicentini” racconta l’importanza e il fascino di un ordine d’insetti – quello dei Coleoptera – con la maggior biodiversità sul pianeta. Dalle coccinelle agli scarabei, passando per la dorifora e le lucciole, i coleotteri impressionano per le loro forme, i loro colori e le loro capacità sorprendenti.

La mostra parlerà di studiosi e delle loro collezioni e soprattutto di coleotteri, da quelli dei Colli Berici a quelli tropicali, della loro biodiversità e importanza, del loro rapporto con l’uomo, della loro presenza nelle opere d’arte.

Saranno esposti anche coleotteri interpretati da giovani studenti-artisti del liceo artistico Boscardin.

Il Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza conserva preziose collezioni di insetti, fra le quali la collezione entomologica Faustino Cussigh di più di 26.000 esemplari principalmente di coleotteri del vicentino. Inoltre, dal 2021 è in corso il progetto Coleotteri dei Colli Berici che ha come obiettivo la pubblicazione di un libro con i dati aggiornati sulla biodiversità locale di questo gruppo di insetti. A questo è associato anche il progetto di scienza partecipata “citizen science” sulla piattaforma Inaturalist “Coleotteri dei Colli Berici”.

Per fornire un adeguato livello di garanzia scientifico-museologica nella programmazione e gestione dell’iniziativa è stato nominato un Comitato scientifico composto da autorevoli studiosi ed esperti della materia: Roberto Battiston (Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato”, Montecchio Maggiore, Vicenza), entomologo, consulente scientifico

Armando Bernardelli (Museo Naturalistico Archeologico Vicenza, amministrazione) Silvano Biondi (Gruppo Naturalistico Archeologico degli Amici dei Musei di Vicenza), entomologo, curatore della mostra, Elena Canadelli (Università di Padova), consulente scientifica e museologica, Marialuisa Dal Cortivo (World Biodiversity Association), entomologa, consulente scientifica, Paolo Fontana (Fondazione Edmund Mach), entomologo, consulente scientifico, Viviana Frisone (Museo Naturalistico Archeologico Vicenza, conservatrice museale), organizzazione, Francesco Mezzalira (Gruppo Naturalistico Archeologico degli Amici dei Musei di Vicenza), naturalista, consulente scientifico, coordinamento.

In occasione dell'inaugurazione, venerdì 16 giugno alle 18 nella sala dei chiostri di Santa Corona si terrà la conferenza “Entomologia Gabonica. Cinque spedizioni nelle foreste dell’Africa centrale”, a cura di Silvano Biondi, entomologo e curatore della mostra. Successivamente si potrà visitare l'esposizione.

Allestimento a cura di Biosphaera scs. L’attività didattica alle scuole sarà curata dalla cooperativa Scatola Cultura scs.

  • La mostra si potrà visitare durante l'orario di apertura del museo ed è compresa nel biglietto di ingresso.
  • Orario invernale: da martedì a domenica dalle 9 alle 17.00
  • Orario estivo: luglio e agosto aperto dalle 10 alle 14
  • Chiuso i lunedì

Dettagli

Data / Ora

Dal: 16/06/2023 Al: 16/06/2024

Location

Contrà S. Corona, 4

Indirizzo

Contrà Santa Corona, 4

Comune

Vicenza

Provincia

VI

Museo correlato

MUSEO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI VICENZA
Musei

MUSEO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI VICENZA

Il Museo conserva raccolte naturalistiche e archeologiche, in origine ospitate in Palazzo Chiericati e trasferite nel 1991 nel complesso architettonico formato dai due chiostri che affiancano la chiesa di S. Corona. È organizzato in due sezioni complementari: la naturalistica presenta la realtà del territorio, con particolare riferimento alla specificità ambientale dei Colli Berici, di cui rappresenta la geologia, la flora e la fauna degli ambienti più caratteristici. La sezione archeologica documenta la presenza dell'uomo nel comprensorio vicentino dal Paleolitico all'epoca longobarda. Di particolare interesse, i reperti del Neolitico e dell'Età del Bronzo delle valli di Fimon; le laminette votive in bronzo (V - I secolo a.C.) ritrovate nel cuore della città; gli apparati decorativi del Teatro di Berga (I secolo d.C.); la collezione di statuaria antica dono di Gerolamo Egidio di Velo.   (...)