Descrizione

1378-1589 (cc. 78r, 15r, sottoscrizione del copista a c. 78r, 1378, 8 ottobre; aggiunte posteriori, anno 1589, vd. c. 15r) · membr., guardie membranacee (si conservano le controguardie e le guardie membranacee precedenti il restauro: cc. Ia, 1-2 e cc. 80-81) · cc. 3 + 77 + 2 (la vecchia controguardia anteriore, c. , manca della metà esterna, conserva la colonna b completa sul verso; non sono state calcolate le antiche guardie che sono foliate modernamente, tranne c. , per un totale di 82 fogli; cartulazione di mano moderna a lapis sul margine superiore destro di ciascun recto, 1-81; È presente una cartulazione coeva alla copiatura del ms. che è stata per lo più rifilata, vergata con inchiostro bruno sul margine superiore destro di ciascun recto, numera come la cartulazione settecentesca a partire dall'obituario (primo numero visibile è "4" a c. 12r; ultimo visibile "69" depennato a c. 77r); cartulazione settecentesca in inchiostro bruno, margine superiore destro di ciascun recto, principia dall'obituario, 1-71) · mm 343×247 (c. 6), mm 345×248 (c. 14), mm 341×249 (c. 46). Fascicolazione: un bifolio pergamenaceo giunto col restauro, funge da controguardia e guardia anteriore 1×2 (); un bifolio pergamenaceo (guardie anteriori precedenti il restauro) a cui è stato cucito un foglio singolo pergamenaceo con una nota del 1544, precedente controguardia anteriore, 1×2+1 (-2); un ternione 1×6 (8), due quinioni 2×10 (28), un senione 1×12 (40), tre quinioni 3×10 (70), un quaternione il cui ultimo foglio è stato tagliato (è visibile la brachetta), 1×8-1 (77), un bifolio 1×4 (81), il cui ultimo foglio (81) fungeva da controguardia, in quanto sul verso dello stesso sono ancora visibili tracce della coperta di pelle che ricopriva l'asse. Foratura: è a tratti visibile una foratura sul margine superiore dei fogli in corrispondenza delle due linee marginali verticali che delimitano, a destra e a sinistra dello specchio di scrittura, lo spazio riservato ai capolettera dell'obituario. Rigatura: rigatura a secco; vd. c. 5r per il calendario, 65v per obituario. Scrittura e mani: il codice è stato vergato in scrittura minuscola cancelleresca da Giovanni da Monteacuto di Tortona (fl. 1363-1379), canonico della cattedrale di Treviso nel 1378, come si evince dalla sottoscrizione vergata a c. 78r, inchiostro bruno, iniziale rossa filigranata di blu: "Ad honorem Dei omnipotentis beate virginis matris eius beatorumque martirum Theonisti Thabre et Thabrate ac sanctorum confessorum Florentii Vindemialis et Liberalis civitatis tervisinis patroni precipui quorum corpora requiescunt in ecclesia Tervisinis merito gloriosa necnon specialiter principis apostolorum Petri gloriosissimi sub cuius vocabulo est eadem ecclesia constituta. Ego Johannes de Monteacuto Terdonensis Canonicus Tervisinus in remissionem meorum peccaminum et ob anime mee memoriam fiendam perpetuo hunc librum appellatum Anniversariorum et legatorum capitulo Tervisinus ac kalendarium corrigenda corrigens multum addens nec minuens quod mutare posset facti substanciam copiavi scripsi illuminavi manu propria ac complevi Millesimo trecentesimo septuagesimo octavo Indictione prima die octavo mensis octobris pontificato domini Urbani divina providencia pape VI anno primo", vd. A. Campagner, Cronaca Capitolare. I Canonici della Cattedrale di Treviso, Treviso 1992, 1, 79. A c. 30r, in corrispondenza del 29 aprile, troviamo la seguente nota del copista che specifica da dove ha copiato il ms.: "B. Obiit decanus Dondus Tarvisinus qui reliquit unum mansum in Quinto. Unum Epistularium et librum Aniversariorum cuius exemplo liber iste novus est factus". Trattasi del ms. III.749 (1; il cosidetto "Necrologium Vetus") vergato da Dondone (1153-1184), l'obituario è stato poi aggiornato da altre note di mani diverse fino al 1589 (vd. c. 15r); conserva inoltre note di Rambaldo degli Azzoni Avogaro (1719-1790), vd. ad es. c. 2r. Sigilli e timbri: timbro rotondo della "Biblioteca Capitolare Treviso" sul