Fini Giuseppe 01/01/1865 - 01/01/1980

Raccoglie documenti fotografici, sia negativi che positivi, realizzati da Giuseppe Fini in qualità di fotografo sia presso il proprio studio fotografico avviato dal padre Umberto nel 1985 e gestito da lui stesso dal 1928 al 1991, sia come fotoperatore per l'Ente Provinciale per il Turismo di Treviso - EPT, attivo dal 1930. Le immagini costituiscono una preziosa testimonianza della realtà culturale, artistica e sociale e dei cambiamenti che hanno coinvolto il territorio veneto, e in particolare trevigiano, tra i due secoli. Un cospicuo nucleo è dedicato alle opere d'arte presenti sul territorio, tra cui riproduzioni delle opere di Tommaso da Modena, Cima da Conegliano, Arturo Martini, Gino Rossi; sono presenti tutte le immagini della campagna fotografica voluta da Giuseppe Mazzotti (allora responsabile dell’EPT) sulle ville venete e molti dei negativi realizzati dallo Studio fotografico Ferretto di Treviso (attivo dalla metà dell'800) quando Umberto Fini ne era allievo. Si segnalano le importanti dispersioni e lacune del fondo, dovute ai danni causati dal bombardamento su Treviso del 7 aprile 1944. Soggetti prevalenti: 1) Ville venete - Sec.20. 2) Opere d'arte. 3) Regione Veneto - Folclore - Sec.19 fine - Sec.20 inizio. Autori prevalenti: Fini, Giuseppe (Treviso 1906 - Treviso 1997); Studio fotografico Fini (Treviso, 1895 - 1944); Studio fotografico Ferretto (Treviso, 1863 - 1921). Luoghi: Treviso.

Dettagli

Tipo

Fondo

Datazione

01/01/1865 - 01/01/1980

Consistenza

17.552 documenti fotografici: 5.896 negativi su lastra di vetro, 10.806 negativi su pellicola, 620 stampe fotografiche, 230 diapositive

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Provincia di Treviso. Foto archivio storico trevigiano - FAST
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Provincia di Treviso. Foto archivio storico trevigiano - FAST

Il Foto archivio storico trevigiano - FAST si trova nel complesso edilizio di Sant'Artemio, sede centrale della Provincia di Treviso, dove nell'edificio n. 5 sono locati gli uffici per il servizio all'utenza, mentre nell'edificio climatizzato n. 3 sono conservati 33 fondi fotografici storici. Denominato all’atto della fondazione "Gabinetto Fotografico Provinciale", venne costituito dalla Provincia di Treviso nel 1989, in seguito all’acquisizione del primo nucleo documentario corrispondente al patrimonio fotografico di Giuseppe Fini (Processo verbale di Deliberazione del Consiglio Provinciale, Acquisto archivio fotografico del cav. Giuseppe Fini di Treviso e costituzione del “Gabinetto Fotografico Provinciale”, Treviso, 30.10.1989, prot. n. 0025428/1989). Dall'acquisizione del primo nucleo sono seguiti nuovi acquisti e donazione e attualmente si contano 25 fondi fotografici di proprietà e 8 in comodato d'uso, per un totale di 421.638 documenti fotografici di varia natura rispetto ad autori e tipologie, dei quali gli oggetti più antichi risalgono agli anni '40 del XIX secolo e quelli più recenti all’attualità. A questa stima vanno aggiunti altri nuclei documentari costituiti prevalentemente da derivati digitali come le fotografie reperite in occasione di attività svolte in collaborazione con altri enti, le fotografie concesse da privati cittadini e le fotografie di archeologia industriale. Il patrimonio fotografico conservato al FAST restituisce una preziosa testimonianza relativa alle trasformazioni territoriali e sociali del Veneto: i fototipi, nel loro complesso, indagano aspetti della vita quotidiana, dei costumi, delle evoluzioni urbane e rurali dalla metà dell'Ottocento a oggi. La cospicua mole di documenti è consultabile attraverso il catalogo on line dei fondi fotografici a cura del FAST, oppure attraverso le banche dati monografiche fruibili in sede. Si segnala, inoltre, la descrizione di circa 110 fotografie nel Catalogo dei Beni Culturali della Regione Veneto (Scheda F, livello Catalogazione). Oltre all'importante ruolo di ente conservatore, il FAST, come indicato nell'Atto di fondazione del 1989, all'art. 3, si occupa di valorizzazione del patrimonio fotografico, attraverso l'organizzazione di mostre fotografiche e di corsi didattici, con lo scopo di "valorizzare la fotografia come forma di ricerca artistica e di approfondire l'uso del medium fotografico come strumento di informazione e documentazione". (...)