Convitto nazionale Marco Foscarini di Venezia 01/01/1807 - 31/12/1990

L’articolata ramificazione del complesso archivistico del Convitto nazionale Marco Foscarini, prodotto dai diversi istituti scolastici qui ospitati a partire dal 1807, trae la sua origine dalla continuità dello stesso istituto (e delle sue articolazioni interne) quale luogo di formazione e istruzione attraverso i secoli e i diversi contesti istituzionali, certo non senza trasformazioni, riformulazioni e riadattamenti. Tra il chiostro, i corridoi e le mura dell’antico monastero di Santa Caterina dall’inizio del XIX secolo si sono alternati quattro soggetti produttori d’archivio: il Liceo convitto di Santa Caterina, presto affiancato dal Ginnasio, il Ginnasio liceale (ginnasio e liceo fusi insieme) poi Liceo ginnasio Marco Foscarini, il Convitto, ora autonomo, dal 1867 intitolato anch’esso al doge dell'inizio del XVIII secolo. A questi se ne deve aggiungere un quinto, il Liceo Pietro Orseolo II con sede al Lido di Venezia, attivo nella seconda metà del XX secolo, prima autonomo, poi dipendente dal più antico e glorioso liceo del centro storico. Oggi, presso il Convitto nazionale Marco Foscarini è conservato ciò che resta di quattro dei cinque fondi archivistici prodotti; fa eccezione il fondo del Convitto Marco Foscarini, versato in Archivio di Stato di Venezia in occasione della sua soppressione nel 1937. I fondi archivistici che formano il complesso, se da una parte dimostrano appieno la propria autonomia archivistica individuando ciascuno un proprio produttore, specifiche modalità di sedimentazione e storie archivistiche in parte divergenti, dall’altra, assieme al consistente fondo conservato in Archivio di Stato - originariamente compreso in questo complesso - costituiscono il precipitato dell’attività di un’unica realtà formativa che, dalla sua costituzione fino ad oggi, ha lavorato su due leve separate ma collegate tra loro: quella dell’istruzione, con i programmi scolastici previsti dalle norme vigenti nei vari contesti istituzionali per la scuola media (ginnasio e liceo), e quella della formazione sociale degli studenti, con l’attività formativa extrascolastica svolta all’interno del Convitto. Allo stesso modo le carte di un fondo manifestano evidenti rapporti e legami con quelle dell'altro, in particolare se ci si colloca all’altezza dei primi decenni di vita dell’istituto, attraverso un fitto (e necessario, vista l’interdipendenza tra gli enti) sistema di comunicazione e rimandi tra gli archivi di Ginnasio, Liceo e Convitto, per i tempi più recenti purtroppo oscurato per via delle vicissitudini archivistiche delle carte.

Dettagli

Tipo

Complesso di fondi

Datazione

01/01/1807 - 31/12/1990

Consistenza

491 registri, 381 buste, 5 scatole

Produttori correlati

Liceo ginnasio statale Marco Foscarini di Venezia
Soggetti Produttori Archivi

Liceo ginnasio statale Marco Foscarini di Venezia

Archivio correlato

Convitto nazionale Marco Foscarini di Venezia
Archivi

Convitto nazionale Marco Foscarini di Venezia

Istituito a Venezia assieme al Liceo di Santa Caterina con decreto vicereale del 14 marzo 1807 per ospitarne gli studenti “foresti”, nel 1850 il Convitto, sopravvissuto alla caduta del Regno d’Italia napoleonico, divenne giuridicamente indipendente. Da questa data, pur conservandosi le originarie finalità educative e la contiguità fisica con il Liceo, ospitato ancora oggi nel complesso del monastero agostiniano di Santa Caterina, la storia del Convitto prese la propria strada. A capo del Liceo, ora provvisto anche di un corso ginnasiale, venne posto un direttore, alla guida del Convitto rimase un provveditore. Come il Liceo, anche il Convitto, passato il Veneto al Regno d’Italia dei Savoia, nel 1867 abbandonò l’antica denominazione per adottare la medesima intitolazione al doge letterato Marco Foscarini; ad esso fu esteso il regolamento per i convitti nazionali già in vigore e il provveditore divenne rettore. Intanto il “Marco Foscarini” poté beneficiare di alcuni lavori di ampliamento e restauro, necessari per soddisfare le esigenze di una popolazione di convittori sempre crescente, attestatasi stabilmente, a fine Ottocento, sopra i 120 ragazzi, ospitati a pagamento o gratuitamente. Era già attiva, annessa al Convitto, una scuola elementare; successivamente si aggiungeranno le scuole medie. Passati i difficili anni della Grande guerra, anche il Convitto veneziano fu incluso nella riforma scolastica in gran parte elaborata da Giovanni Gentile all’inizio degli anni Venti: il Regio decreto del 6 maggio 1923, n. 1054, ridisegnando il piano della nuova istruzione media, sistemò anche l’organizzazione dei convitti nazionali; poco dopo, il Regio decreto del 1° settembre 1925 n. 2009 ne precisò ulteriormente l’organizzazione amministrativa. Il 1937 fu un anno spartiacque: il Convitto venne soppresso, l’Opera nazionale Balilla ne occupò gli spazi installandovi una scuola per giovani marinai, il “Scilla”, collegata al nuovo grande Collegio navale di S. Elena. L’anno fu significativo anche per il suo archivio in quanto le carte prodotte fino ad allora vennero cedute all’Archivio di Stato di Venezia dove tuttora si conservano. Altro cambio di “occupanti” con la costituzione della Repubblica sociale italiana, nel 1943, quando la GNR (Guardia nazionale repubblicana) vi installò una caserma fino alla fine della Repubblica nel 1945. Finita la guerra, il Ministero della Pubblica istruzione manifestò l’intenzione di restituire alla città la sua gloriosa istituzione, ma fino al 1952 aule e camere accolsero i profughi italiani provenienti dalla Venezia-Giulia passata alla Jugoslavia: ad inizio anni Cinquanta poté riprendere l’attività in Fondamenta Briati, ospitato in un edificio del Convitto Orfani di guerra, nell’anno scolastico 1953/54 riaprì i battenti nell’antica struttura di Fondamenta Santa Caterina dopo quasi vent’anni di assenza, nel 1955 si riappropriò interamente della propria sede. Nel 1995, in un periodo di forte flessione delle iscrizioni e nell’ambito di una ristrutturazione del sistema scolastico italiano, il Convitto nazionale, già dotato di scuole elementari e medie, per disposizione ministeriale riunì a sé il Liceo ginnasio Marco Foscarini – che a sua volta aveva annesso il Liceo ginnasio Pietro Orseolo II del Lido – estendendo ad esso la propria personalità giuridica: dopo 150 anni si ricostituì, anche se all’inverso, l’originaria unità. Oggi il “Foscarini” è un modello di istituto scolastico integrato. Ricca la sua offerta formativa, tesa in modo particolare a proiettare i propri studenti in una dimensione sovranazionale: dal 2010, in aggiunta alle scuole di istruzione primaria e al liceo classico ordinamentale, è attivo il nuovo liceo classico europeo; è inoltre intensa l’attività extracurricolare di insegnamento delle lingue straniere e, in base a progetti internazionali, al Convitto sono ospitati numerosi studenti provenienti dalla Cina. Sono numerose anche le attività sportive, su tutte primeggia quella scacchistica. Tra i beni culturali dell’istituto, oltre all’antica e prestigiosa sede, si ricorda il complesso archivistico, la biblioteca antica originariamente costituita dai fondi provenienti da diversi enti religiosi soppressi, e la collezione del gabinettodi fisica, allestita nel 2003 con il recupero della ricca raccolta di strumenti e apparecchiature scientifici del XIX secolo. (...)