Mafera Vanni 01/01/1901 - 31/12/2050

Documenta le relazioni professionali e familiari intrattenute e i luoghi vissuti da Vanni Mafera. Comprende carteggi (oltre 500 lettere), fotografie (quasi 3.000), quaderni di appunti e carte, manoscritte, dattiloscritte o in fotocopia, sciolte o raccolte in fascicoli, di contenuto vario, tra cui documentazione relativa a questioni personali, scritti di colleghi o allievi e cartoline da collezione raffiguranti opere di artisti importanti. Sono presenti inoltre materiali cartografici, quali cartine geografiche e mappe, in prevalenza di città italiane ma anche europee e extraeuropee. Una parte consistente del fondo è rappresentata dal materiale bibliografico: si tratta di pubblicazioni (oltre 700), perlopiù monografie, ma anche periodici, prevalentemente di linguistica, letteratura italiana e latina, ma anche di argomento musicale (classica e jazz), storico e religioso, natura e astronomia. Molte pubblicazioni sono in lingua straniera con preponderanza delle lingue nordiche e del serbo-croato, ma si trovano anche testi in francese, inglese, tedesco e alcuni opuscoli in lingua khmer, molti classici della letteratura italiana in edizione norvegese o danese. Rilevante è la presenza di dizionari soprattutto delle lingue nordiche, accanto a vocabolari di serbo-croato, cirillico e sullo slang americano, inoltre sono conservate più copie del dizionario italiano danese e danese-italiano, alla cui redazione collaborò Mafera. Le pubblicazioni presentano numerose dediche manoscritte a Mafera da parte dei vari autori, inoltre in alcuni casi sono presenti note autografe dello stesso Mafera.

Dettagli

Tipo

Fondo

Datazione

01/01/1901 - 31/12/2050

Consistenza

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La Fondazione nasce nel 1987 per volontà della famiglia Benetton e ha sede, dal 2003, nei palazzi Caotorta e Bomben a Treviso. L’attività di studio, ricerca e promozione culturale si articola in tre diversi ambiti, ognuno con una fisionomia distinta: il paesaggio e il giardino, la storia e la civiltà del gioco, i beni culturali. Le attività della Fondazione vengono realizzate da un gruppo di lavoro stabile, con il supporto sistematico di comitati scientifici di livello internazionale e di una rete di collaboratori. Il lavoro di studio e ricerca è sostenuto da un centro documentazione specialistico, aperto al pubblico dal 1990 – articolato in biblioteca, cartoteca, archivio, archivio iconografico, una sezione fondi e collezioni – che conserva e valorizza diverse tipologie di materiali bibliografici, archivistici e documentali legati ai principali settori di interesse della Fondazione. Tra le serie dell’archivio istituzionale emergono con particolare rilevanza quelle prodotte dall’attività editoriale e di studio, ricerca e sperimentazione specialmente in ambito paesaggistico, nonché quelle legate alle attività di iniziative culturali di ambito più generale. Allo sviluppo ordinario e sistematico delle collezioni tematiche si sono affiancate, a partire dagli anni Novanta, acquisizioni e donazioni di importanti fondi librari e documentari, prevalentemente di personalità del mondo culturale. Nella sezione fondi e collezioni meritano di essere ricordati, oltre ai fondi documentari personali, quello di carte militari tedesche, e altri fondi cartografici e librari di provenienza organica, quale quello di Ippolito Pizzetti. (...)