Carpenè Giuseppe, Carpenè Bernardo, Carpenè Giuliano 01/01/1918 - 31/12/1980

Il fondo comprende 8 buste riguardanti l'attività di Giuseppe e Bernardo Carpenè, che rappresentano quello che rimane del nucleo originario sopravvissuto alla distruzione del 1917-'18; 238 buste relative all'attività di Bernardo e Giuliano, contenenti pratiche, schizzi, disegni preparatori; 2 buste di carte di famiglia, con fotografie e documenti legati alla morte di Giuseppe; 1 scatola di registri contabili e quaderni con annotazioni dei lavori eseguiti; 2 scatole di libri e manuali di architettura; 3 scatoloni, corrispondenti a 3 cassettiere lignee originarie da 10 cassetti l'una, con rotoli da disegno; 1 scatolone di disegni riguardanti il restauro del Castello di S. Salvatore a Susegana, la Stazione sperimentale di viticoltura ed enologia e l'Ospedale di S. Maria dei battuti di Conegliano.

Dettagli

Tipo

Fondo

Datazione

01/01/1918 - 31/12/1980

Consistenza

247 buste, 2 scatole di volumi e manualistica, disegni

Produttori correlati

Carpenè, Giuseppe
Soggetti Produttori Archivi

Carpenè, Giuseppe

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Comune di Conegliano
Archivi

Comune di Conegliano

Nel XII secolo la struttura amministrativa comunale di Conegliano è retta da quattro consoli. Dalla fine del XIII secolo al governo della città partecipano popolani del borgo e nobili del castello, mentre il podestà viene scelto da Treviso tra una terna di nomi proposti. Dal 1300 la città è soggetta a mire espansionistiche di diversi soggetti: gli Scaligeri, il conte di Gorizia, il patriarca di Aquileia, il re Ludovico d'Ungheria. Solo a partire dal 1388 Conegliano passa definitivamente sotto il dominio della Repubblica di Venezia, di cui era già stata parte per altri due brevi periodi nel corso del XIV secolo. Il podestà risiede nel castello fino alla fine del XVIII secolo, quando le condizioni dello stesso lo resero inabitabile. Dal 1768 al 1796 la decadenza della Serenissima si riflette sull’antico Comune fino all’arrivo delle truppe napoleoniche. Dal 1797 al 1813 si susseguono diverse forme di gestione politica, sotto il controllo alternato di Francia e Impero austriaco. Il dominio asburgico termina con l'annessione al Regno d'Italia nel 1866. L’organizzazione amministrativa comunale è composta da organi istituzionali collegiali: il Consiglio comunale e la Giunta municipale. Con sostanziale continuità il Comune di Conegliano mantiene questa struttura fino all’avvento della Prima guerra mondiale, quando le truppe austro-tedesche occupano la città. Dopo la liberazione, il Comune risulta ancora gestito da un commissario prefettizio, sino al 25 ottobre 1920, data della prima seduta del nuovo Consiglio comunale legalmente costituito, a seguito delle elezioni avvenute il 10 dello stesso mese. Durante il Secondo conflitto mondiale Conegliano sarà colpita dai bombardamenti alleati, mentre nel dopoguerra sarà interessata da una crescita economica e uno sviluppo industriale notevoli. Conserva il fondo storico del Comune unitamente ai seguenti fondi aggregati: Ente Comunale di Assistenza - ECA, Patronato scolastico, Scuola di S. Maria dei battuti, Ufficio di conciliazione, Liceo linguistico Colle di Giano, Guido Sinopoli, presidente dell'Associazione culturale Studium coneglianese, e l'archivio professionale degli ingegneri Giuseppe, Bernardo e Giuliano Carpenè. La documentazione più antica risale alla seconda metà del XII secolo. (...)