iscrizione / sec. II a.C.
L'iscrizione è gemella di un'altra rinvenuta a Leucade (IG, IX, 1, 536), grazie alla quale è possibile congetturare l'appartenenza delle due epigrafi al medesimo edificio. Come già notò Venturi, la profondità dell'incisione delle lettere, tale da consentire una lettura a notevole distanza, induce a ritenere che l'epigrafe fosse affissa in un punto piuttosto alto su una parete dell'edificio cui essa si riferisce. Alcune caratteristiche epigrafiche quali l'alpha a sbarra spezzata, il pi con il terzo tratto più breve, il sigma con i tratti esterni lievemente divaricati e l'omikron rimpicciolito suggeriscono una datazione del pezzo al medio ellenismo. Quanto all'edificio al quale l'iscrizione si riferisce, il Boeckh ipotizzò potesse essere un tempio o un sacello eretto in onore di Apollo, ma tale proposta, ripresa da Venturi, non è suffragata da altri dati probanti, tranne la grande importanza del culto di Apollo Leukatas nell'isola. Tra le città di nome Apollonia, la colonia corcirese in Illiria è quella maggiormente probabile come dedicante l'iscrizione.