Vela al terzo

Origini e cenni storici
 

La vela al terzo è tipica dell’Adriatico. La vela latina era largamente diffusa fino al Settecento nell’Adriatico presso la marineria minore ed aveva una forma triangolare. Successivamente, con un passaggio lento e graduale, si arrivò alla forma trapezoidale tipica della vela al terzo. Le più antiche testimonianze sono presenti nel bassorilievo della facciata della chiesa di S. Maria del Giglio a Venezia (1680). Progressivamente questo tipo di imbarcazione scomparve in seguito all’avvento del motore. Solo grazie all’iniziativa di alcuni abitanti della laguna, tale disciplina è stata mantenuta viva attraverso il recupero ed il restauro di scafi e armi antichi. L’uso di questo tipo di “propulsione” nella laguna veneta era tipico delle imbarcazioni dei pescatori con fondo piatto per potersi muovere agevolmente nei fondali bassi delle acque interne.

Agli inizi del Novecento prese sempre più piede l’uso della vela al terzo con fini di diporto e tempo libero fino gli anni ’70 del secolo scorso, quando sorsero varie associazioni di appassionati e l’uso della vela al terzo assunse la connotazione di attività ludico sportiva. Nel corso degli anni, il numero di praticanti è aumentato in maniera costante e la pratica si è diffusa presso gli iscritti alle società remiere. Nel territorio lagunare è presente una specifica associazione, denominata “Vela al Terzo”, che organizza manifestazioni riservate alla specialità.

La vela al terzo è diffusa in tutta la laguna veneta e nella fascia costiera, dalle foci del Po sino al golfo di Trieste.

 


Vela al terzo: Società censite
 

PROV. COMUNE SOCIETA'
VE Venezia Società Vela al Terzo

 

 

Radicamento e diffusione nel territorio veneto

Ultimo aggiornamento: 04-03-2024