L’isola e il canale della Giudecca raccontati da Giuseppe Berto

Oltre alla perfezione propria di lei Antonio non mancò di sottolineare mettendola nel mucchio dei presagi favorevole anche la perfezione delle cose che le erano in certo qual modo confluite intorno […]”

[…] in quel pomeriggio d’ottobre, vale a dire il sole abbastanza caldo, il canale che le si allargava luminoso alle spalle tra il Mulino Stucky e la Marittima, i barconi che passavano ogni tanto vicino alla sponda o altri più lontani che si sforzavano di prendere il poco vento con la vela, l’andirivieni del vaporetto tra le Zattere e la Giudecca […] Intanto la nave che pareva ferma sullo sfondo era venuta avanti nel Canale della Giudecca e si trattava d’una grande petroliera rugginosa con la linea di galleggiamento ben al di sopra del pelo dell’acqua che se ne andò verso il Bacino di San Marco e il mare di là, e poi il sole un po’ prima di toccare l’orizzonte sparì nella nebbiolina che s’era levata dalla laguna e l’aria si fece rapidamente fredda e umida, e già nella terrazza del caffè la gente era andata quasi tutta via […]

da “La cosa buffa”, Giuseppe Berto

 

Sfumata in un residuo di nebbia che non ce la faceva né a dissiparsi né a diventare pioggia, un po’ disfatta da un torpido scirocco più atmosfera che vento, assopita in un passato di grandezza e splendore e sicuramente anche d’immodestia confinante col peccato, la città era piena di attutiti rumori, di colori stagnanti nel culmine d’una marea pigra. Sole e luna le segnavano un ritmo diverso, e come sospinta da un doppio scorrere di tempo essa incessantemente moriva nei marmi e nei mattoni, nei pavimenti avvallati, in travi e architravi ed archi sconnessi, in voli di troppi colombi, nell’inquietudine di miriadi di ratti che si annidavano moltiplicando in attesa. Della gente ognuno portava in sé una particella di quella finalità irrimediabile.

da “Anonimo veneziano”, Giuseppe Berto

 

Il primo testo descrive la Fondamenta delle Zattere - dove avviene il primo incontro tra Antonio e Maria destinato a sfociare in una passione esaltante e frustrata – che era ed è il “solarium” dei Veneziani che affollano, nelle stagioni fresche, le terrazze di legno dei caffè affacciati sul Canale della Giudecca, trafficata via d’acqua per il Bacino di San Marco.

Il secondo brano è invece l’incipit del romanzo che Berto ricavò dai dialoghi da lui scritti per l’omonimo fortunatissimo film diretto da Enrico Maria Salerno: è la storia dell’ultimo incontro in una Venezia splendida e decadente di un uomo che sta per morire (Tony Musante nella pellicola) con la donna (Florinda Bolkan) che un tempo ha molto amato, che lo ha lasciato, ma che forse lo ama ancora...

L'isola della Giudecca rappresenta una delle zone più popolate e vivaci di Venezia. Lungo la fondamenta che si affaccia sul Canale della Giudecca, è ricca di punti di ristorazione informali, luoghi di culto di particolare bellezza come la Chiesa del Santissimo Redentore progettata da Andrea Palladio, il Molino Stucky, un ex mulino trasformato in hotel di lusso, e il palazzo Tre Oci che ospita il museo Casa dei Tre Oci d'arte contemporanea.

Di fronte all’Isola della Giudecca si trova la Fondamenta delle Zattere che, in direzione sud, prende il nome “Degli incurabili” da un antico ospedale (e titolo di una superba operina su Venezia di Josif Brodsky). Qui amavano passeggiare anche Diego Valeri, che aveva casa nelle vicinanze, ed Ezra Pound. Il vicino Magazzino del Sale, consacrato alla conservazione e al commercio dell’oro bianco della Serenissima, ora ospita in una sua parte il Museo dedicato al pittore Emilio Vedova.

 

I testi sono tratti dal libro "I luoghi degli scrittori veneti", a cura di Sergio Frigo, 2018, ME Publisher - Mazzanti Libri, Venezia. Su gentile concessione.

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Biografia Giuseppe Berto

Percorsi in cui la tappa è presente

Le isole della laguna veneziana narrate dagli scrittori veneti
Percorso culturale

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Solo un lungo esercizio di spostamenti, eradicazioni, rotture di ogni accertata prospettiva e abitudine potrebbe forse portarci nelle vicinanze di questi luoghi.