Si ritiene che il centro romano fosse percorso da una rete di canali navigabili, superati da ponti, con un assetto non molto diverso da quello sviluppato poi a Venezia, della quale sembrerebbe rappresentare dunque una sorta di antecedente o prefigurazione.
In effetti, in parallelo alla progressiva decadenza e quindi all’abbandono definitivo di Altino, si poté assistere alla nascita e alla crescita di altri nuclei insediativi che, a partire da Torcello, segnarono l’origine storica della città lagunare.
Oggi rimangono alcuni frammenti, disseminati nel contesto rurale tipico della fascia intorno alla gronda, e raccolti prevalentemente in due aree archeologiche visitabili; numerosi reperti si conservano presso il Museo Archeologico Nazionale, una realtà d’eccellenza nel suo genere per la ricchezza del patrimonio e per la qualità dell’allestimento espositivo.