Santa Marta raccontata da Diego Valeri

 “Ora è la grande ombra d’autunno: la fredda sera improvvisa calata da tutto il cielo fumido oscuro su l’acqua, la pietra malata.

Ora è l’angoscia dei lumi radi, gialli, sperduti per il nebbione, l’uno dall’altro staccati, lontani, chiuso ciascuno nel proprio alone, Riva di pena, canale d’oblio… Non una voce dentro il cuor morto. Solo quegli urli straziati d’addio dei bastimenti che lasciano il porto”.

“Riva di pena, canale d’oblio”, in “Poesie”, 1910 -1930”, Diego Valeri


Il porto citato in quella che è la più compiuta fra le liriche veneziane di Valeri, “Riva di pena...” (scritta nei tardi anni ‘20) è quello di San Basilio, sul Canale della Giudecca, a cui si arriva superando la Chiesa di San Sebastiano (ciclo pittorico del Veronese, che è sepolto qui) e percorrendo la brevissima ma celebre “Calle del Vento”, a cui è dedicata la poesia (scritta un anno prima di morire) riportata sulla targa nella facciata della sua casa (nella calle spira davvero la brezza). Dall’altra parte del canale si erge la maestosa sagoma del Molino Stuky, ora albergo di lusso. 

La storia di Venezia è indissolubilmente legata alla storia ed alla tradizione millenaria del suo porto che oggi, nella sede a San Basilio, ospita anche due ampie sale utilizzate per esposizioni ed eventi culturali. 

 

I testi sono tratti dal libro "I luoghi degli scrittori veneti", a cura di Sergio Frigo, 2018, ME Publisher - Mazzanti Libri, Venezia. Su gentile concessione.

___________________________ 

Bibliografia - Diego Valeri

Sito Diego Valeri 

Percorsi in cui la tappa è presente

Venezia narrata dagli scrittori veneti
Percorso culturale

Venezia narrata dagli scrittori veneti

"Venezia è un pesce. Guardala su una carta geografica. Assomiglia a una sogliola colossale distesa sul fondo. Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’Adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui?"