Sacrario Militare della Santissima Trinità di Schio VI

Il progetto dell’architetto Pietro Dal Fabro, molto vicino al generale Giovanni Faracovi, che fu Commissario straordinario per le onoranze ai caduti, venne compiuto nel 1930, e appartiene quindi alla prima fase della campagna di ‘sacralizzazione’ della memoria della Grande Guerra intrapresa dal regime fascista.

Nel complesso monumentale di Schio riposano le spoglie di circa 5.000 soldati, provenienti dai cimiteri militari del Monte Novegno, che fu teatro di aspri combattimenti nel corso del primo conflitto mondiale. Ispirato alla tipologia del chiostro-ossario, il portico, scandito da ampie arcate, si articola intorno alla preesistente chiesa della Santissima Trinità, rientrando dunque pienamente nella tradizionale sfera funerario religiosa, lasciando però aperto uno dei quattro lati, in corrispondenza dell’edificio di culto e del centro abitato, con il quale si pone così in un ideale dialogo. L’architettura, caratterizzata dalla policromia della pietra, è in alcune parti impreziosita da una decorazione pittorica ad affresco, con immagini allegoriche, di Tito Chini e Gian Maria Lepscky; al centro del lato principale la cappella dedicata ai caduti decorati al Valor Militare ospita anche un busto bronzeo realizzato da Alimondo Ciampi, con ritratto del generale Guglielmo Pecori Giraldi, comandante della 1a Armata, il fautore di un altro celebre sacrario, quello sul Monte Pasubio, che sovrasta appunto la cittadina di Schio.


Hic fortes meritis fulgentes pectore signis

5.000 caduti

Percorsi in cui la tappa è presente

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Percorso culturale

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Un invito a scoprire o riscoprire un suggestivo pellegrinaggio della memoria, nel territorio veneto, in alcuni luoghi e contesti di grande intensità, attraverso testimonianze importanti sotto il profilo storico e architettonico, esemplari per il forte messaggio di pace, di unione e di fratellanza tra i popoli che a essi è affidato per sempre.