Poligono di tiro

La presenza del poligono di tiro si ricollega idealmente ad un’antica tradizione veneziana attestata almeno sin dal 1299, sotto il Dogado di Pietro Gradenigo: secondo alcune mappe dell’epoca, nella zona ubicata tra la Casa del Consiglio dei X e il viale che conduce alla Caserma Pepe, vi era un monticello destinato dapprima all'addestramento militare nel tiro con l'arco o con le balestre e, in seguito, all’uso delle armi da fuoco. 

Il Tassini racconta come, nel XVI secolo, alcune leggi obbligassero i cittadini veneziani ad esercitarsi con la balestra e come i capi contrada dovessero dividere in schiere tutti gli uomini tra i 16 e i 35 anni per mandarli ad esercitarsi una volta alla settimana al Lido, più precisamente a frecciare al Bersaglio. 

Anche il Sanudo cita questa usanza, testimoniando che nel 1514 si fosse deciso di prediligere l’addestramento con l’arco e non più con le balestre. In determinate occasioni, Natale e Pasqua, venivano addirittura organizzate della gare che attiravano numerosi cittadini. In queste occasioni si teneva una sorta di competizione tra le imbarcazioni che dovevano condurre a S. Nicolò i partecipanti al Palio e proprio da essa potrebbero, in parte, aver avuto origine le attuali regate.

Col passare del tempo archi e balestre vennero sostituiti da schiopeti e archibusi finché, essendo ormai mutato il modo di fare la guerra, rimasero solo le armi da fuoco e, in particolare, l’artiglieria cui la Repubblica diede sin dai primi tempi  particolare importanza; la tradizione racconta come, nel corso della Guerra di Chioggia,  l’utilizzo di una bombarda, chiamata Trevixana, permise ai veneziani di colpire duramente il Campanile di Brondolo, le cui macerie seppellirono il comandante genovese Pietro Doria. 

Il 31 ottobre 1500 venne istituita la scuola dei Bombardieri, con sede in campo Santa Maria Formosa. I Bombardieri dovevano essere tutti cittadini della Repubblica e alloggiavano in case messe a disposizione dal Governo nei pressi di S. Francesco della Vigna nell’omonima Calle dei Bombardieri.

A partire dal 1518 un altro Bressaglio, dedicato alle armi leggere, venne aperto a Sant'Alvise.
Nei secoli seguenti l’attenzione della Repubblica per l’addestramento militare e navale dei cittadini veneziani continuerà con la fondazione di diverse scuole, a partire dall’istituzione del Collegio dei giovani nobili alla Giudecca nel 1619, della scuola per i marinai dell’Arsenale nel 1683 e nel XVIII secolo anche di una scuola nautica per conseguire il brevetto di capitano.

Tornando al Lido, qualche decennio dopo la caduta della Repubblica, nel 1867, venne fondato il Tiro a segno nazionale – sezione di Venezia ancora attivo dopo oltre 150 anni.

Percorsi in cui la tappa è presente

Complessi religiosi, monumentali e militari nell’Area della bocca di porto del Lido di Venezia
Percorso culturale

Complessi religiosi, monumentali e militari nell’Area della bocca di porto del Lido di Venezia

L'area che si estende tra San Nicolò del Lido, il Forte di Sant'Andrea, l'Isola delle Vignole e l'Isola della Certosa costituisce uno dei complessi più significativi di Venezia, per la sua storia antica e articolata, per le sue valenze devozionali, per il valore simbolico di importanti rituali di Stato che a lungo si svolsero in questi luoghi e per la fondamentale funzione militare assunta per molti secoli.