A seguito della ristrutturazione, il palazzo ospita ora la biblioteca ed il Museo civico dei Villaggi Scomparsi.
Del palazzo non si hanno dati certi relativamente alla sua costruzione, ma è molto probabile che sorga su un edificio cinque/seicentesco più volte rimaneggiato. Lo stemma posto sull’arco del portone di entrata appartiene alla famiglia Angelieri che ha posseduto beni e terreni in quell’area dalla metà del 1400 fino alla seconda metà del 1600. Poi, per vari passaggi matrimoniali ed ereditari, il palazzo è pervenuto al Valentinelli.
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