BiblioTour – Vicenza, Palazzo Brusarosco Zaccaria

L’edificio originario risale al XV secolo. Nel 1833 l’allora proprietario Orazio Brusarosco ne affidò il rifacimento del portico e della facciata all’architetto Tommaso Beccega (m. 1852).

Dopo alcuni passaggi di proprietà, nei primi anni Sessanta del secolo scorso l’avvocato Ettore Gallo (1914-2001) acquistò il palazzo per stabilirvi la propria abitazione e lo studio professionale e ne affidò i lavori di ristrutturazione all’architetto veneziano Carlo Scarpa. L’intervento è il primo realizzato da Scarpa a Vicenza.

E’ soprattutto l’appartamento all’ultimo piano a distinguersi in particolar modo per l’altissima qualità spaziale, a cominciare dall’ambiente centrale più alto, destinato a ospitare l’importante collezione di dipinti della famiglia Gallo. Indiscussa protagonista di questa sorta di piazza è la luce che penetra dal grande serramento del cavedio e dai lucernari nella sopraelevazione per riflettersi sul pavimento lucido in pietra di clauzetto e soffermarsi sugli intonaci martellinati delle pareti. Ai lati si dispongono le stanze private: soggiorni e sale da pranzo affacciati a sud, verso il giardino, e zona notte sul fronte opposto con pavimenti in listoni di legno. I rimandi più immediati sono alle sistemazioni museali di Scarpa, come Castelvecchio e la Gipsoteca canoviana.

Nel 1981 l’imprenditore vicentino Demetrio Zaccaria acquistò il palazzo e lo donò al Comune di Vicenza: vi depositò la propria biblioteca specializzata in viticoltura ed enologia e fondò contestualmente il Centro di Cultura e Civiltà Contadina allo scopo di incrementare, valorizzare e gestire la biblioteca.

Percorsi in cui la tappa è presente

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Percorso culturale

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Un viaggio alternativo per vivere la biblioteca a tutto tondo, non solo da dentro, come servizio al cittadino, ma anche “da fuori” immersi nel fascino di affreschi, stucchi, soffitti a cassettoni.