Caratterizzano la facciata due pinnacoli sul tetto, prerogativa della famiglia nobiliare. Al corpo padronale, nel Settecento, sono state addossate le scuderie e la limonaia, oggi aula studio (intitolata alla memoria di Norma Cossetto nel 2019).
La villa è in pieno centro storico, con ampio cortile in trachite e piccolo parco a mezzogiorno. La biblioteca è stata dedicata alla contessa Ada Dolfin Boldù che ha donato l’immobile al Comune nel 1940.
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