BiblioTour – Caldogno VI, Villa Caldogno

Villa Caldogno, di proprietà del Comune di Caldogno, dal 1996 è patrimonio UNESCO. Venne fatta costruire dalla nobile famiglia vicentina dei Caldogno intorno al 1565 nell’omonimo centro alle porte di Vicenza.

Il millesimo (1570) segnato sulla facciata anteriore preceduto dal nome del committente “Angelus Calidonius Luschi Filius”, ci dà la certezza che entro tale data non solo la parte muraria ma anche la diffusa decorazione interna erano terminate.

La Villa, pur non essendo inserita nei “Quattro libri dell'Architettura”, è ritenuta opera autografa di Andrea Palladio.

Ricchissima la decorazione pittorica a fresco degli interni, dovuta in gran parte alla mano di Giovan Antonio Fasolo (1530 - 1572) e Giovan Battista Zelotti (1526-1578). Più tardi al giovane Giulio Carpioni (1613-1679) venne affidato il compito di decorare parte della saletta mediana sul lato sinistro del salone. Particolarmente significativo il ciclo di affreschi del salone nobile, opera del Fasolo. In una serie di quadri, che si svolgono illusionisticamente sotto una loggia sostenuta da giganti in funzione di telamoni, vengono raffigurate scene di vita in villa.

Sono stati oggetto di restauro, in vari momenti, la struttura, i cicli di affreschi, il seminterrato, le aree esterne, giardino e peschiera e gli annessi rustici. La barchessa e la colombara, costruite ad una certa distanza e perpendicolarmente alla Villa, furono edificate attorno alla metà del Seicento con l’intervento di Antonio Pizzocaro. Rivisitate in chiave moderna ospitano la biblioteca comunale.

 
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