Operaestate Festival Veneto. L'estate intreccia nuove relazioni

Operaestate Festival Veneto. L'estate intreccia nuove relazioni

Dall’8 luglio al 25 settembre a Bassano del Grappa e nelle città palcoscenico

Operaestate Festival Veneto 42^ edizione tra patrimonio, arte e natura. L'estate intreccia nuove relazioni.

Operaestate Festival approda alla sua 42^ edizione con la consapevolezza di una  storia che ha saputo coltivare rinnovamento ed evoluzione, nuove modalità di incontro con i pubblici, le  comunità, i partner delle numerose reti generate e partecipate. Pronti ora ad affrontare il prossimo  triennio, concentrandosi su nuovi obiettivi e nuove sfide.  

Il tema dell'edizione 2022, e che verrà sviluppato e declinato fino al 2024, è quello delle R E L A Z I O N I,  parola chiave che identifica visione e immaginari che il Festival, con gli artisti invitati, si propongono di  indagare e portare sulla scena, attraversando il denso programma che, da luglio a settembre, abiterà i molteplici spazi e le numerose città di Operaestate Festival.  

Il focus sulle Relazioni riepiloga dunque sia la storia del festival, fatta di legàmi e di collaborazioni coltivate  nel tempo e continuamente rinnovate, e sia la direzione intrapresa negli ultimi anni che si concentra sulle  connessioni e gli incroci tra ambiti diversi, generative di relazioni con il patrimonio culturale, con l’ambiente, con il benessere originato dalle azioni e dai processi culturali.

 
Un ben-essere che coinvolge persone, comunità, ecosistemi; da qui anche l’impegno a partire da questa  edizione, nell’investire sulla sostenibilità ambientale del progetto, oltre che sulla valorizzazione del  patrimonio materiale e immateriale in cui siamo immersi e in continua relazione con i territori e i paesaggi  che ospitano il festival.  

Un ricco programma, di oltre 130 appuntamenti, frutto di un lavoro condiviso con i molti soggetti che  promuovono e sostengono il festival. Dalla rete regionale degli enti promotori: Regione del Veneto, Città  di Bassano del Grappa e tutte le città partner del festival: Borgo Valsugana, Borso del Grappa, Cassola,  Castelfranco Veneto, Colceresa, Dueville, Enego, Gallio, Isola Vicentina, Lusiana Conco, Marostica,  Mogliano Veneto, Montorso Vicentino, Mussolente, Nove, Pieve del Grappa, Pove del Grappa, Riese Pio  X, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Schio, Solagna, Valbrenta, Valdagno.  

E con i molti e prestigiosi enti e partner che lo sostengono: Ministero della Cultura, Unione Europea,  Fondazioni e aziende aderenti al Club “Amici del Festival”.  


LA DANZA 
Totalmente in relazione con il patrimonio artistico, il programma di danza 2022, si apre con un fine  settimana (dal 22 al 24 luglio) tutto dedicato all’opera di Antonio Canova e al suo rapporto con l’arte della  danza. Un ideale percorso nato per l’occasione del bicentenario del grande scultore, scaturito dalla ricerca  sulle opere, i diari e gli album custoditi nei Musei bassanesi e che Operaestate porta nella città,  materializzato nelle creazioni e nei corpi di danzatrici, danzatori e di cittadini, coinvolti in processi creativi  immersivi.  

Riflettono sull’opera canoviana grandi compagnie italiane e internazionali, attraverso nuovi titoli o  creazioni rilette per l’occasione. È il caso di Aterballetto, che presenta due titoli di coreografi israeliani,  Yeled del giovane Eyal Dadon e Secus del noto Ohad Naharin (22/7), mentre con Microdanze Reenactment presenta un’antologia di brevi coreografie per lo spazio pubblico ispirate a Canova (23/7).  Anche la compagnia Kor’sia, in IGRA, riflette su un patrimonio coreografico importante: quello dei balletti  russi di inizio Novecento, attraverso una versione di Jeux di Nižinskij osservata da sculture che ben  potrebbero essere quelle di Canova (23/7).

E sempre alla statuaria si ispira la versione bassanese di  Palpebra, di Collettivo Cinetico, un’indagine sul silenzio e sull’immobilità (23 e 24/7). Mentre Promise di Sharon Eyal per la compagnia tedesca TanzMainz indaga le relazioni tra personaggi sconosciuti che abitano il palcoscenico come statue neoclassiche che scompaiono in una nuvola di musica elettronica  (24/7).  

Numerosi i processi creativi che coinvolgono i cittadini: a partire dalle camminate coreografiche del  giovane gruppo di artisti Base9, che porteranno il pubblico alla scoperta dei luoghi canoviani bassanesi  (Canova walk: Choices, 22 e 24/7); a due progetti di comunità firmati dai coreografi Beatrice Bresolin e  Marco D’Agostin: la prima invita a riscrivere il concetto di bellezza in una danza creata con cittadine di  ogni età (L’oro (versione Canova), 23 e 24/7); il secondo a riscoprire il valore di un carteggio privato,  attraverso lettere che contengono istruzioni per una coreografia che andrà in scena senza che i  partecipanti si siano incontrati prima (Scrivere lettere è sempre pericoloso, 22, 23 e 24/7).  

La relazione tra contemporaneità e patrimonio, l’importanza dell’incontro e dell’abitare uno spazio  condiviso, torna anche nella programmazione nelle città palcoscenico: a partire dall’incontro tra danza e  poesia con le inedite collaborazioni tra scrittrici e danzatrici (Laura Pugno con Masako Matsushita,  Arianna Ulian con Sara Sguotti e Simona Vinci con Stefania Tansini) invitate ad ambientare la propria  creazione negli spazi di Villa Bolasco e dell’Orto Botanico, per l’occasione degli 800 anni dell’Università di  Padova (27 e 28/7).  


Sempre all’Orto Botanico in scena anche polifonie di relazioni tra l’essere umano e il mondo vegetale in  Stand Alones dell’austriaco Chris Haring/Liquid Loft (24/8). E sulle relazioni con la natura creano le loro  coreografie anche Camilla Monga e Roberto Tedesco per MM Contemporary Dance Company, per la  prima volta nello splendido museo di Arte Sella (9 e 10/9), e Simona Bertozzi con Marta Ciappina in Quel  che resta – site specific in collaborazione con il festival CombinAzioni di Montebelluna (10/9).  


IL TEATRO 
Anche il programma del teatro mette in primo piano il tema delle Relazioni, indagate qui nella loro  connessione con i temi del patrimonio, degli ecosistemi, dell’inclusione e del benessere.  Un programma che si affida alla parola poetica e al patrimonio immateriale ereditato, ricordando e  ispirandosi, all’arte di letterati e artisti di cui ricorrono anniversari e celebrazioni (oltre a Canova, anche  Meneghello, Zanzotto e Pasolini).  


Roberto Latini in Venere e Adone –siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni, riflette sul senso del  teatro e dell’arte attraverso il celebre mito che ispirò Shakespeare, Canova, Tiziano, Rubens, Ovidio (17/7),  Toni Servillo porterà a Bassano un nuovissimo progetto ispirato ai maestri della Grecia Antica: Il fuoco  sapiente di Giuseppe Montesano, i maestri che hanno acceso per noi il fuoco della bellezza nella poesia,  nell’eros e nella conoscenza, un fuoco che ha creato un’intera civiltà: la nostra. (8/9).  
Tra narrazione e musica, anche le Ekfrasis di Luca Scarlini si concentrano su Canova: tre tappe dedicate  rispettivamente alla sua attività diplomatica, al rapporto con la danza, agli artisti coevi, contrappuntate  dalle musiche di compositori dell’epoca eseguite da giovani artisti (16/7, 6 e 7/8).  

Anagoor omaggia invece Andrea Zanzotto nel centenario della nascita, con la sua nuova produzione:  Ecloga IX, un omaggio “presuntuoso”, lo definisce la compagnia, alla grande anima del poeta, un  inventario di cose perdute che rende visibile la frattura tra chi è ormai “versato nel duemila” e un mondo  perduto (5/8).  

Ben tre le produzioni dedicate al centenario di Luigi Meneghello: a partire da Liberaci dal male con  Giuliana Musso e Mirko Artuso: letture, dialoghi e scene dalle sue opere più celebri, nel parco di Villa  Cerchiari a Isola Vicentina (18/7), a Non è stato un viaggio per mare con Vasco Mirandola, Martina  Pittarello e Gabriele Grotto: un percorso originale in 12 quadri, che tocca alcuni dei momenti più  importanti della vita di Meneghello e della storia italiana, ambientato lungo il fiume a Campolongo in Valbrenta (21/7), fino alla Compagnia ZeldaTeatro con Filippo Tognazzo in L’Apprendista, il Veneto e i  veneti raccontati da Luigi Meneghello come una terra in evoluzione, un mondo che muta: negli occhi e  nelle parole di uno dei più innovativi scrittori del Novecento.  

Non poteva mancare il ricordo di un altro grande del nostro novecento, anch’esso nato cento anni fa: Pier  Paolo Pasolini, omaggiato da Mario Brunello e Guido Barbieri in Vorrei essere scrittore di musica. Bach e 
Pasolini
a Colceresa in Villa San Biagio (2/8). Tutto nasce dal fatto che proprio su Bach, un Pasolini ancora  adolescente scrisse un saggio di forza e profondità sbalorditive. Verrà presentato da Guido Barbieri – musicologo, storica voce di Radio3 – con Mario Brunello che eseguirà Bach sul violoncello piccolo o  “violincello”, rarissimo strumento in uso all’epoca di Bach, accordato come un violino.  

Altro grande protagonista del teatro italiano, per la prima volta al festival, è Pippo Delbono con la sua  compagnia e il suo nuovo lavoro: Amore (26/7) dove sembrano convergere le più profonde tensioni  creative della la sua lunga vicenda artistica. Il punto di partenza è il Portogallo: terra di passione e  nostalgia, crocevia di tradizioni, contaminazioni e voci poetiche che hanno generato una profonda  apertura all’accoglienza.  

Al nostro presente si rivolge come sempre Marco Paolini, con Patrizia Laquidara e un gruppo musicale, nel  nuovissimo Boomers, un nuovo “bestiario” contemporaneo che guarda fino al “metaverso” a partire da un  piccolo mondo ormai sepolto nella rapida trasformazione del paesaggio, del costume, della dipendenza da  tecnologie portatili e pervasive (19/7).  

Ai temi dell’inclusione e dell’accoglienza è invece dedicato il nuovo progetto di Babilonia Teatri Casa  Mondo che indaga il concetto di casa a partire da luoghi che non identifichiamo subito come tali ma che lo  sono forse ancor più delle nostre come case famiglia, ospedali, centri d'accoglienza… (10/8).

E ancora molte altre produzioni nate dal dialogo con le città palcoscenico, ambientate nei luoghi del  patrimonio, spesso drammaturgie originali commissionate, in continuità con il progetto  Comunità/Cultura/Patrimonio.  
Prende il via da memorie di famiglia l’appuntamento al Ristorante Da Doro a Solagna, dove la compagnia Qui e Ora Residenza Teatrale porterà in scena, e in tavola, la storia di tre donne di generazioni diverse  (1/8). Mentre è una performance itinerante alla scoperta del mondo delle piante e della loro straordinaria  complessità Alberi Maestri, della compagnia Campsirago Residenza, che condurrà i partecipanti in un  originale percorso nel parco di Villa Bolasco (7/8).

A Villa Negri di Mussolente invece, i Fratelli Dalla Via presentano una personale versione della Commedia dantesca: Contrappassi (7/8), con il loro tipico e  impertinente bagaglio di dialetto, comicità e cinismo. Sarà invece un viaggio nei racconti dell’Altopiano:  Cantame, contame, fame contento, quello di Zelda Teatro, in scena a Lusiana Conco (9/8). Mentre sono  racconti scaturiti dalla viva voce delle comunità, quelli che ispirano i nuovi lavori di Paola Rossi e Carlo  Presotto/La Piccionaia e di Slowmachine: i primi proseguendo nella co-creazione di una mappa teatrale  delle colline di Colceresa, qui dedicata al Sentiero della Lepre (4/9), mentre Slowmachine omaggia in Fazzoletti di terra il documentarista Giuseppe Taffarel, autore anche dell’omonimo documentario sui  terrazzamenti della Valbrenta e di cui ricorre il centenario della nascita (Valbrenta, 12/8).  
Sempre in Valbrenta, nell’occasione di un altro anniversario: i 200 anni della scoperta delle Grotte di  Oliero, proprio al parco delle Grotte(30/8), Max Casacci (produttore, compositore, sound designer,  fondatore dei Subsonica) e Mario Tozzi (geologo, esploratore e fra i più popolari ed efficaci comunicatori  sui temi dell’ambiente), in Earthphonia Sapiens Live, daranno vita a un progetto immersivo di suoni, ritmi,  parole e immagini della Natura e dei suoi Ecosistemi.  


Sarà un’installazione, però, la prima ad abitare una città palcoscenico: Villa Parco Bolasco a Castelfranco  Veneto ospiterà infatti la commovente installazione performativa di OHT Office for a Human Theatre: 19  luglio 1985 – Una tragedia alpina, altissimo esempio di drammaturgia civile che fa riflettere sulla ferocia  con cui può reagire una Natura abusata (8, 9,10- 15,16,17 e 22,23,24 /7).  


LA MUSICA E L’OPERA 
In apertura del Festival a Bassano, una grande festa lungo il Brenta con musica e fuochi d’artificio. In  programma due celebri suite di Haendel: Musica sull’acqua e Musica per i reali fuochi d’artificio con  l’Orchestra di Padova e del Veneto accompagnata, a tempo di musica, da spettacolari giochi pirotecnici  lanciati da piattaforme sul fiume ad illuminare la bellezza del Ponte palladiano, appena restaurato (11/7).  

E se l’apertura dà il via ad una programmazione rivolta alla grande tradizione classica, non manca una finestra sulla nuova musica: come il progetto Spiralis Aurea, una riflessione tra umanità e natura, del  chitarrista e compositore elettroacustico Stefano Pilia, con i chitarristi Adrian Utley (già membro dei Portishead, e al fianco di artisti come Jeff Beck, Patti Smith, Massive Attack) e l’italiana Alessandra  Novaga, con i violoncellisti Giuseppe Franchellucci e Mattia Cipolli, tutti interessati alla pratica della  sperimentazione compositiva nella musica contemporanea ed elettronica (15/7).  In chiusura invece, il jazz del Saverio Tasca Vibes Trio a Nove (7/9) con il Progetto Amos Alfredson, (alter  ego cosmopolita di Tasca) a cui il trio si ispira per un jazz che incorpori tradizioni musicali, compositive ed  espressive di tanta musica occidentale, classica ed etnica.  


Si rinnova anche il programma Giovani Talenti, che riunisce giovani musicisti accompagnati al festival da  un altro artista giovanissimo e già celebrato fra i migliori violinisti a livello internazionale: Giovanni Andrea  Zanon, protagonista egli stesso di un concerto in quartetto (14/7) insieme a uno dei suoi grandi maestri  Pinchas Zukerman, fra i migliori violinisti del mondo, celebre per l’impeccabile tecnica e l’espressività  audace. Giovanni sarà impegnato poi nel presentare i giovani artisti del progetto protagonisti di tre  appuntamenti: il primo con il pianista Gabriele Strata, classe 1999, Premio Venezia 2018 (28/7), il secondo  con il trio formato da Fabiola Tedesco,l violino, Ettore Pagano violoncello, Giovanni Bertolazzi,  pianoforte (4/8) e il terzo dal duo Erica Piccotti, violoncello e Leonora Armellini al pianoforte (11/8).  

Il programma dedicato ai giovani talenti si completa con un concerto sinfonico dell’Asian Youth  Orchestra: diretta dal talentuoso maestro franco-svizzero Joseph Bastian in musiche di Prokofiev,  Mendelssohn e Paganini. In quest’ultimo, solista sarà il giovane violinista Giuseppe Gibboni, vincitore nel 2021 del 56°Concorso Internazionale "Premio Paganini", che da 24 anni non veniva assegnato a un  musicista italiano (3/8).  

Classica dunque ma anche jazz e nuove sonorità contemporanee anche per il progetto Terre Graffiate, con  i concerti ambientati nei maestosi scenari del Monte Grappa, proclamato nel 2021 Riserva della Biosfera  MAB UNESCO, dopo un percorso di animazione territoriale nel quale anche questo progetto ha avuto  rilievo. Dieci appuntamenti ambientati in diversi scenari naturali, con protagoniste formazioni di classica  e di jazz e giovani talenti della nostra scena musicale.  

Operaestate Festival nasce oltre 40 anni fa come stagione lirica e mantiene in tutta la sua lunga storia il  legame con la grande opera, continuando, con tenacia e perseveranza, a promuoverne il linguaggio.  Grande opera dunque anche nell’estate 2022 con un nuovo allestimento dell’opera RIGOLETTO di  Giuseppe Verdi ambientata nel Teatro al Castello “Tito Gobbi” di Bassano. L’opera è coprodotta con la  rete dei teatri veneti produttori d’opera: oltre a Bassano, Padova, Treviso e Rovigo, affidata per la regia a  Giuseppe Emiliani con le scene di Federico Cautero e la direzione musicale di Nicola Simoni alla guida  dell’Orchestra di Padova e del Veneto (31/7).  


CIRCO  
Novità di quest’edizione, il circo contemporaneo con lo chapiteau del Circo El Grito, nato a Bruxelles nel  2007 dall'incontro tra l'acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l’artista italiano Giacomo Costantini.  A Bassano il circo rimarrà per due settimane, presentando le sue due nuove produzioni: Liminal di e con  Fabiana Ruiz Diaz e la collaborazione artistica di Raffaella Giordano, raro esempio di sperimentazione  multidisciplinare: circo, danza, musica (dal 15 al 18/9). Per la seconda produzione, Circo El Grito e Wu  Ming Foundation incrociano i loro sentieri ne L’Uomo Calamita, straordinario spettacolo di circo  contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura scritto e diretto da Giacomo Costantini, (dal 22 al 25/9).

 
MINIFEST E CINEMA 
Si rinnova anche il progetto dedicato e atteso dal pubblico dei più piccoli e delle famiglie: Minifest, con 29  spettacoli di teatro per l’infanzia, a Bassano e nelle città palcoscenico, dal 4 luglio al 3 settembre.  Pensato per spettatori a partire dai 3 anni, il programma alterna numerose compagnie di teatro ragazzi,  anche internazionali, che con i diversi linguaggi della scena, raccontano fiabe della tradizione e storie di  oggi.  
Tanti i titoli in programma per il CineFestival di Operaestate: a Bassano tutte le sere dal 4 luglio al 28  agosto nella fresca arena del Giardino Parolini. Con il consueto anticipo, dal 30 giugno al 3 luglio nei  magnifici Giardini di Villa Ca’Erizzo Luca, con una rassegna dedicata anch’essa a Canova, alla sua opera, al  suo tempo. 


B.MOTION 
Dalla seconda metà di agosto il testimone passa a B.MOTION, sezione dedicata ai linguaggi del  contemporaneo e agli artisti emergenti, declinata in tre sezioni: danza (dal 18 al 21 agosto), teatro (dal  25 al 28 agosto) e musica (dal 31 agosto al 3 settembre), in tutto 46 appuntamenti ad alto tasso di  contemporaneità.  


B.Motion include anche la Summer School, un programma di approfondimento e perfezionamento per  partecipanti di ogni livello. Anche quest’anno attivo Mini B.Motion, percorso di formazione dedicato ai più  piccoli guidato dai coreografi Matteo Marchesi e Martina La Ragione. Attivi anche i progetti di  aggiornamento per Dance Well Teachers e il programma per artisti internazionali Carte Blanche, attività di  EDN – European Dancehouse Network. Mentre sono aperti a tutti, anche senza esperienze di danza, i  B.Meeting: pratiche artistiche e conversazioni del mattino di B.Motion Danza, quest’anno ispirate alle  ricerche del progetto Empowering Dance - The Soft Skills Teaching and Learning Approach, sostenuto dal  programma Erasmus+ dell’Unione Europea.  


Artisti e compagnie di B.Motion Danza: Pocketart: Sabina Bočková & Johana Pocková / Nora Chipaumire  & Germaine Acogny / Ian Ancheta & Dance Well Dancers / Aina Alegre / Elena Sgarbossa / Jacopo Jenna  / Melanie Démers & Base9 / Temporary Collective / Daniel Mariblanca / Chiara Frigo / Silvia Gribaudi & Tereza Ondrová / Ginevra Panzetti & Enrico Ticconi / Jonathan Burrows & Rosemary Lee / Agniete  Lisickinaite.  
B.Motion Teatro Trickster-p / Quotidiana.com / Selezione In.Box / Piccola Compagnia della Magnolia /  OHT Office for a Human Theatre / Collectif Aïe Aïe Aïe / MAT Movimenti Artistici Trasversali / Caterina  Marino / Elisabetta Granara & GTC Gruppo Teatrale Campestre / Sotterraneo / Baladan B-Side.  B.Motion Musica Francesca Naibo / Silvia Cignoli & Salvatore Insana / Razen / Unfall / Enrico Malatesta  & Chiara Pavolucci / Glauco Salvo / Bendik Giske.  
  
Il programma completo on line su www.operaestate.it 
Fonte Ufficio stampa Operaestate - rif. Alessia Zanchetta  
mail comunicazione.festival@comune.bassano.vi.it tel. 0424 519804 

 

 

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Data

08/06/2022