Opera Festival Veneto presenta la sua 41^ edizione: anno 1 P.Q./ecologie del presente

Opera Festival Veneto presenta la sua 41^ edizione: anno 1 P.Q./ecologie del presente

Dal 17 luglio al 10 ottobre a Bassano del Grappa e nelle 27 città Palcoscenico

Si apre sabato 17 luglio la 41^ edizione di Operaestate Festival, intitolata Anno1 P.Q./Ecologie del Presente, per riassumere, insieme, come il 2021 sia per il Festival l’anno 1 post quarantennale, e - per tutti - anche l’anno che dovrebbe liberarci dalla lunga quarantena che ha bloccato il mondo per mesi e mesi. 

Un tempo che ha visto chiuse le porte dei teatri, ma che non ha fermato la creatività e l’impegno degli artisti e del mondo culturale nella ricerca di innovative forme di esplorazione e narrazione di questo nuovo presente, e di alternative a un futuro che sembra indecifrabile. E proprio per cercare di immaginare il futuro, lo sguardo si rivolge al presente, a quello scollamento tra Umanità e Natura che genera conflitti e lo ipoteca pesantemente, il futuro.

Per questo, Anno 1 P.Q. è l’anno che dedichiamo alle Ecologie del presente, dove la parola Ecologie torna al suo senso originario di “studio delle relazioni tra organismi e il luogo che abitano”. 

Le ecologie del presente di Operaestate indagano relazioni tra umanità e natura, tra umanità e scienze, tra umani e umani, cercando - attraverso la forza dei linguaggi artistici - riflessione e ispirazione per un futuro altro, più centrato sul benessere individuale e collettivo. 

In questa edizione il Festival sceglie dunque di esplorarle, le Ecologie del presente, di raccontarle, per immaginare nuove vie e nuove vite per la pluralità di ecosistemi con cui il Festival è in dialogo. Un dialogo rimasto sempre attivo, anche in questi lunghi mesi, con le diverse comunità di partner, cittadini, artisti, operatori, convinti che la cura della relazione sia l’irrinunciabile punto di partenza.

Il programma 2021 è dunque frutto di un lavoro denso, articolato e condiviso con i molti soggetti che promuovono e sostengono il festival. Dalla rete regionale degli enti promotori: Regione del Veneto, Città di Bassano del Grappa e tutte le città partner del festival: Borgo Valsugana, Borso del Grappa, Cassola, Castelfranco Veneto, Colceresa, Dueville, Enego, Feltre, Gallio, Isola Vicentina, Lusiana Conco, Marostica, Mogliano Veneto, Montebelluna, Montorso Vicentino, Mussolente, Nove, Pove del Grappa, Riese Pio X, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Santorso, Schio, Solagna, Valbrenta, Valdagno. 

E con i molti e prestigiosi enti e partner che lo sostengono: Ministero della Cultura, Unione Europea, Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Popolare di Marostica – Volksbank, Banca di Verona e Vicenza, e le aziende aderenti al Club “Amici del Festival”. 


LA DANZA
La programmazione declinata in Danza, rivela molto della ricerca e delle riflessioni, centrali nel periodo recente, sul tempo complesso in cui, sia artisti che pubblico, si sono ritrovati. Si delinea così un programma che mette al centro l’umano, che risveglia emozioni ed empatia attraverso le immagini poetiche evocate da un corpo danzante.

Gli appuntamenti si aprono a Bassano del Grappa, con Stories, di Aterballetto (17/7), prestigiosa compagnia italiana che qui riunisce le nuove creazioni dei giovani autori Philippe Kratz e Diego Tortelli e un lavoro del celebre coreografo israeliano Ohad Naharin, in un’antologia sui temi dell’abbraccio e dell’armonia. 

In prima nazionale la serata Swans (22/7) frutto di un partenariato con altre organizzazioni nazionali, che invita artisti diversi, per esperienza e linguaggi, a re-interpretare La morte del cigno (creato da Fokine per la leggendaria ballerina Anna Pavlova). Accanto alla versione classica interpretata Virna Toppi, Prima Ballerina del Teatro alla Scala, le creazioni originali di Chiara Bersani, Collettivo MINE, Silvia Gribaudi, Philippe Kratz e Camilla Monga, per una serata che intende esplorare nuove definizioni di bellezza.  

Nell’indagare le ecologie delle emozioni, è dedicato all’amore il trittico di MMCompany, Love Poems (29/7), in Prima Nazionale. Una serata che, dalla complessità di un passo a due firmato Maguy Marin, passa alla moltiplicazione degli sfortunati innamorati Romeo e Giulietta immaginata dal duo Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, fino all’aspetto più primitivo dell’amore investigato da Thomas Noone. 

La danza esce dai confini del palcoscenico e invita gli spettatori in splendidi scenari naturali e urbani, in virtuosa integrazione con l’ambiente che l’accoglie. Ecco allora Oxigene (18/7), creazione site specific per l’Orto Botanico di Padova affidata a quattro giovani danzatrici: Vittoria Caneva, Ilaria Marcolin, Anna Grigiante ed Elena Sgarbossa; due serate ambientate tra architetture storiche e panorami inaspettati: dalla monumentale Villa Da Porto a Montorso Vicentino (24/7) con progetti appositi creati da Chiara Frigo e Collettivo MINE, al Parco Rizzi di Isola Vicentina (29/8) che accoglie due creazioni di e con Siro Guglielmi con Francesco Saverio Cavaliere e Rosa Brunello. 

Progetti originali sono commissionati ai danz’autori Daniele Ninarello, Silvia Sisto, Vittoria Caneva e Andrea Costanzo Martini, (11 e 12/9) in dialogo con le opere del Museo all’aperto di Arte Sella, mentre viene coinvolta la comunità di giovani danzatrici del territorio per la nuova creazione della coreografa Adriana Borriello (31/7) ai Giardini Parolini di Bassano. Infine, attraverso un processo di trasmissione digitale, la canadese Melanie Demers crea una partitura coreografica per danzatori italiani che abiteranno la piazza di Montebelluna (18/9). 

IL TEATRO
La sezione teatro, più che mai indaga presente e futuro dei diversi ecosistemi, le loro connessioni, storie, memorie e prospettive, in gran parte originate dalle difficoltà straordinarie di questo ultimo tempo. Ne viene così un programma che si affida: alla parola poetica per districare i nodi del presente, alla letteratura per decodificare i misteri della scienza, alla memoria degli artisti per raccontare il mondo della creazione, ai grandi classici rivisitati, fino alla realistica fantasia di chi osa immaginare un futuro più sostenibile, quasi… fantascientifico.  E il paesaggio, naturale ed architettonico, non è semplice scenario, ma diventa luogo privilegiato di ispirazione, di incontro, ascolto, scambio. 

Il programma ospita giovani compagnie e grandi nomi del teatro italiano, come Emma Dante (3/8 Bassano del Grappa) con Misericordia un potente inno alla vita, “una fabbrica d'amore”, come la stessa autrice e regista palermitana l'ha definito; da Goldoni, La bottega del Caffè, (7/8) riletta in chiave contemporanea da ATS Teatro di Comunità/ Argot Teatro, e ambientata a Marostica, città natale di Prospero Alpini, fautore nel ‘500, della diffusione proprio del caffè.

I temi dell’ecologia sono centrali in Earthbound ovvero le storie delle Camille, di Marta Cuscunà, (24/8 Bassano del Grappa) un’esplorazione del futuro prossimo, dove la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree del pianeta danneggiate dall’uomo; centrale anche nella nuova creazione di Babilonia Teatri: Mulinobianco, (30/7 Bassano del Grappa- prima nazionale) sull’arduo equilibrio tra naturale ed artificiale. 

Tante le nuove produzioni nate dal dialogo con il territorio, dove artisti e compagnie coinvolti, hanno instaurato un legame speciale con le comunità, traendone ispirazione per nuove drammaturgie; a partire dai Fratelli Dalla Via che a Colceresa (24/7) hanno coinvolto per Lezioni fanta-demografiche un gruppo di giovanissimi con cui hanno condiviso la complessa sostenibilità dei sistemi attuali; mentre a Lusiana Conco (13, 14/8) si conclude il progetto triennale che li ha visti incontrare i Local Heroes locali, per investigare i temi dell’identità, delle tradizioni e del senso di comunità in un mondo sempre più glocal. 

Il racconto della natura, del paesaggio e delle piccole comunità che lo preservano, è invece al centro di Ritorno a casa di Mirko Artuso (12/8 Enego), mentre la nuova creazione di Filippo Tognazzo (29/8 Rosà) Celtis Australis-Storia del bagolaro e del bosco viaggiante, è ambientata in un bosco di pianura curato da volontari, un racconto di condivisione e impegno per il necessario equilibrio fra natura e attività antropica. La bellezza del paesaggio è centrale nel progetto di silent play: Il sentiero del Riccio di Paola Rossi (26/9 Colceresa), una passeggiata teatrale che si snoda attraverso boschi, corsi d’acqua e discese panoramiche.  

Nuove narrazioni, sempre nell’ambito del progetto Comunità/Cultura/Patrimonio anche con ExVuoto Teatro (31/7 Mussolente) che proprio dal dialogo tra il luogo e i suoi abitanti, danno vita ad una originale restituzione di Mappatura emotiva; mentre la compagnia Amor Vacui (1/8) in Valbrenta, tra i terrazzamenti di San Nazario, racconta tre storie da questo ultimo anno in cui non abbiamo potuto starci vicino: quella di un incontro, di una vita che finisce, e quella di una vita che inizia. 
Infine, a Feltre (05/9) la compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, diretta da Paolo Valerio, in Com’è duro calle indaga il tema dell’esilio, dai versi immortali di Dante; e la compagnia Slowmachine (11 e 12/9 a Nove) con La gentilezza e l’oro, si lascia ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi per riflettere sul valore simbolico della rinascita.  Ancora Dante con Humanae Genti (24-26/9 Marostica), un viaggio attraverso la Divina Commedia che si fa metafora del viaggio che abbiamo tutti compiuto durante la pandemia.

TRA TEATRO E MUSICA
Tanti gli intrecci tra Teatro e Musica, che si fondono in creazioni ibride, a partire dall’omaggio per i 100 anni del poeta Andrea Zanzotto di Vasco Mirandola, con i musicisti Erica Boschiero e Sergio Marchesini sulle sponde del fiume Brenta (21/7 Campolongo Valbrenta).

Anche Marco Paolini si muove tra narrazione e musica (27/7 Isola Vicentina), con Teatro fra parentesi: le mie storie per questo tempo, dedicato ai mestieri del “fare teatro”e nato proprio durante l’isolamento, cucendo insieme storie vecchie e nuove con le canzoni e le musiche di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi. 

Entrano invece in dialogo per la prima volta, la compagnia Anagoor - Leone d’argento 2018 – con l’Orchestra di Padova e del Veneto (2/9 Bassano del Grappa) diretta da Marco Angius. Per l’anniversario dantesco, una nuova produzione in musica e teatro, con una originale restituzione de Il Paradiso di Dante, caposaldo della riflessione musicale di Salvatore Sciarrino sulla Commedia, dove lo spettatore è invitato al centro di una camera acustica disegnata e agita da Anagoor.

Altro omaggio a Dante, nella nuova serie di Ekfrasis del drammaturgo e storyteller Luca Scarlini. Tre appuntamenti con La mirabile visione, dedicati alla relazione tra la Commedia dantesca e le arti figurative, del suo tempo, nel rinascimento e nell’arte contemporanea (6,7,14 agosto a Bassano del Grappa). Sempre Scarlini protagonista, con Alberto Mesirca, di un recital romantico per voce e chitarra intorno a Pietro Pagello (1807-1898), castellano di nascita, che fu famoso in tutta Europa per la sua vicenda d'amore con George Sand (20/7 Castelfranco Veneto). 

LA MUSICA E L’OPERA
Classica, jazz e opera, tra maestri e giovani musicisti, si alternano presenze e stili nella sezione musica del Festival. Torna il progetto Terre Graffiate con 4 concerti mattutini ambientati in diverse località del Monte Grappa, (17-18-24-25/7): grande classica e jazz con ensemble che uniscono giovani talenti e affermati musicisti della scena musicale italiana.

Giovanissimo ma già affermato sulla scena musicale internazionale, il violinista Giovanni Andrea Zanon, sarà protagonista di un concerto con musiche di Beethoven, Franck e Ravel (23/7 Villa Dolfin - Rosà) e sarà anche impegnato nel presentare tre speciali concerti dedicati ai talenti emergenti della grande classica (5-10-17/8 Bassano de Grappa). Tutti under 30, tutti già premiati in importanti concorsi internazionali e già acclamati in prestigiose sale da concerto: dal pianista goriziano Alexander Gadjiev, al quartetto formato da Vikram Francesco Sedona violino, Claudio Laureti viola, Raffaella Cardaropoli violoncello, Leonora Armellini pianoforte e il trio con Clarissa Bevilacqua violino, Luca Giovannini violoncello, Alberto Ferro pianoforte.  

Doppio appuntamento con l’opera, che vede in programma un concerto lirico con arie e duetti da celebri opere con artisti tra i più acclamati nei principali teatri d’opera internazionali (8/8 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa), e la nuova produzione del Don Pasquale di Gaetano Donizetti, (8 e 10/10 sala Da Ponte Bassano del Grappa) che chiude la lunga edizione del Festival, con i giovani artisti emergenti dal 50^ Concorso internazionale per Cantanti Toti Dal Monte, in coproduzione con i Teatri di Treviso Padova e Rovigo.

Da non perdere, infine il grande evento musicale per l’occasione della cerimonia ufficiale di restituzione del Ponte Degli Alpini, con l’esecuzione di due celebri suite di Händel composte per altrettante feste e celebrazioni: Musica sull’acqua e Musica per i reali fuochi d’artificio, (3/10 Bassano del Grappa) con l’Orchestra di Padova e del Veneto accompagnata proprio da un eccezionale spettacolo di fuochi d’artificio, lanciati a suon di musica da piattaforme sul Brenta, ad illuminare la bellezza del ritrovato Ponte. 

MINIFEST E CINEMA
Si rinnova anche il progetto dedicato e atteso dal pubblico dei più piccoli e delle famiglie, il Minifest, con 27 spettacoli di teatro per l’infanzia, a Bassano e nelle città palcoscenico, dal 17 giugno all’8 settembre. Pensato per spettatori a partire dai 3 anni, il programma alterna compagnie di Teatro Ragazzi, che con i diversi linguaggi raccontano le storie di sempre e quelle di oggi. 

Tanti i titoli in programma per il CineFestival di Operaestate: a Bassano tutte le sere dal 5 luglio al 29 agosto nella splendida arena del Giardino Parolini. Con il consueto anticipo, dal 1 al 4 luglio nei magnifici Giardini di Villa Ca’Erizzo Luca, con una rassegna dedicata a Dante e alla sua influenza nell’arte cinematografica, a partire dall’incredibile "L'inferno di Dante", primo colossal italiano di inizio '900, rimusicato dal vivo dal jazzista Marco Castelli.

B.MOTION
Dalla seconda metà di agosto il testimone passa a B.MOTION, sezione dedicata ai linguaggi del contemporaneo e agli artisti emergenti, declinata in tre sezioni: danza (dal 19 al 22 agosto), teatro (dal 26 al 29 agosto) e musica (dal 7 al 9 settembre), in tutto 40 appuntamenti ad alto tasso di contemporaneità. 

Dopo l’anno zero che ha visto gli artisti entrare in contatto con lo spazio digitale, in questo “anno 1” la tecnologia e i nuovi spazi sono alleati dei processi creativi e aprono a nuove modalità di fruizione dello spettacolo dal vivo, che non escludano la forza della condivisione dello spazio e delle emozioni. 

Le ecologie del presente al centro di B.Motion non possono che essere quelle dell’umano: dalle nuove definizioni di esperienza, condivisione e collaborazione indagate da B.Motion Danza, alle parole chiave dell’animo umano di B.Motion Teatro, fino alle sonorità che uniscono passato, futuro e materiali del presente in B.Motion Musica.  

B.Motion include anche la Summer School con percorsi declinati per differenti target: workshop per danzatori e danzatrici dagli 8 ai 13 anni (Mini BMotion) con i coreografi Andrea Rampazzo e Martina La Ragione e, per professionisti del movimento, incontri di Sharing Training, pensati dagli artisti del territorio per gli artisti residenti o di passaggio. Non mancheranno classi aperte a tutti, online, condotti dagli artisti ospiti. Durante tutta l’estate poi, si sviluppano anche i programmi per danzatori teen: a giugno il progetto LIFT, a luglio i laboratori gratuiti con le coreografe Linda Hayford, e Adriana Borriello, parte di ResidanceXL. Incontri e approfondimenti anche con il progetto Abbecedario, dedicato agli spettatori più curiosi. 

Artisti e compagnie di B.Motion: Julien Carlier, Jesus de Vega, Masako Matsushita, Ingrid Berger Myhre & Lasse Passage, Lois Alexander, Joseph Simon, Adriano Bolognino, Fabio Novembrini e James Viveiros,  Sara Sguotti, Collettivo The Field, Stefania Tansini, Chiara Frigo e Marigia Maggipinto, Teatro Sotterraneo, Marta Dalla Via, Matteo Fiorucci e Massimiliano Burini, Teatro dei Gordi, Compagnia Körper e Gitiesse Artisti Riuniti, La Piccionaia insieme ad Anagoor, Sotterraneo e Massimiliano Civica, Teatro delle Albe, Menoventi, Ullallà Teatro/Din Don Down, TRRMA’, Passapartout Duo, Širom. 

NUOVI CURATORI
Nell’ambito del progetto Comunità/Cultura/Patrimonio, sostenuto da Fondazione Cariverona, che prevede l’attivazione di processi innovativi per la valorizzazione del territorio, verranno presentate tre rassegne curate da 12 aspiranti operatori culturali under30, formatisi nel 2020 al Corso di formazione per giovani curatori in ambito culturale.  

I partecipanti sono impegnati ora nell’ideazione di quattro rassegne dedicate alle arti:  performative, visive, cinema/video e musica, ciascuna ambientata in quattro diverse città partner di progetto. Ne emerge un percorso fra linguaggi artistici diversi, ciascuno caratterizzato da una parola chiave. A Bassano, in Villa Angaran S. Giuseppe, si ambienta la rassegna Iperstesia Festival curata da Lara Barzon, Santi Crispo, Ilaria Foroni, con un programma che include performance e laboratori, sul tema della sensorialità, in contaminazione tra Teatro e Danza e i linguaggi del contemporaneo (dal 3 al 5 settembre). Segue Elysie, la rassegna dedicata alle arti visive, curata da Eleonora Ambrosini, Anna Lazzari, Ilaria Zampieri per Palazzo Baccin e l'Oasi del Brenta di Nove (dal 10 al 19 settembre), con una mostra, un laboratorio e seminari tematici, sui temi della relazione tra esseri umani e il mondo vegetale e animale.

Il cinema è protagonista a Rosà, nel giardino e nelle sale della Biblioteca, dove le curatrici Marta Blanchietti, Giulia Gelmi, Chiara Guidolin portano Indizi sul corpo, un programma di opere di cinema e video che indagano il corpo come luogo dell’identità e strumento attraverso cui facciamo esperienza di ciò che ci circonda, ma anche il suo rapporto con il mondo digitale (dal 17 al 19 settembre). Infine, al Parco della Vittoria e nella Chiesa di Casoni di Mussolente, è protagonista la musica con la rassegna Unisono, curata da Alessia Fortunato, Irene De Toni, Federico Zaltron: un percorso che dalla musica popolare giunge alle nuove sonorità, aperto a tutti coloro che desiderano conoscere e sperimentare un nuovo rapporto, coinvolgente e attivo, tra musica e respiro (dal 24 al 26 settembre).

Il programma completo on line su www.operaestate.it

Fonte Ufficio Stampa Comune di Bassano
Alessia Zanchetta 
mail comunicazionefestival@comune.bassano.vi.it tel. 0424 519804
 

 

 

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Data

27/05/2021