Believe Film Festival. Grande successo al Teatro Ristori per la quinta edizione

Believe Film Festival. Grande successo al Teatro Ristori per la quinta edizione

Trionfano “Dura lex sed lex” per la Sezione Esordienti ed ex equo “Vuota” e “Il colore rosa” per la Selezione Ufficiale. Il premio miglior attore va a Giacomo Dossi per il corto “Limbo”; migliore attrice Virginia Rosaschino, interprete di “Antidolorifico”. Menzione speciale per “Stesse Stelle”.
 
Registra il tutto esaurito la quinta edizione del Believe Film Festival, il primo festival nazionale di cortometraggi dei giovani per i giovani, in scena al Teatro Ristori sabato 22 ottobre. La serata è iniziata alle 17 con il red carpet, seguito dalla proiezione dei corti in gara per la finale, sei per la Selezione Ufficiale e sei per la Sezione Esordienti. 

Per la prima volta in questo Festival ci sono due vincitori a pari merito nella categoria Selezione Ufficiale, premiati con l’ambita statuetta. «Il cinema è un desiderio che divora come quello per la maternità provato dalla protagonista. Da questo incontro di desideri il regista e il direttore della fotografia partoriscono nel film di pure suggestioni visive e di intimi e laceranti tormenti»: con questa motivazione la giuria ha voluto premiare il lavoro di Mattia Pellegrino con il corto “Vuota”.

«Un sollazzo, un tratto di pennello, un palloncino che vola: la magia di una polaroid rosa che apre uno spazio di comunicazione tra il protagonista e il mondo, riaffermando con grazia e semplicità la verità nascosta nel cinema: tutto è relazione» incorona invece “Il colore Rosa”, di Alessandro Beretta e Marco Serafini.

Nella Sezione Esordienti, trionfa invece “Dura Lex Sed Lex” di Alessandro Del Castillo «per l'omaggio riuscito al noir, illuminato da uno splendido b/n, e dalla grazia in scena dell'attrice protagonista. Un omaggio che non scade nel gioco ma lavora di scrittura e pone più di un interrogativo sulle aporie della giustizia». 

Gli altri titoli in concorso per la Sezione Ufficiale erano “Antidolorifico” di Hana Bolbol, “Make a wish” di Andrea Corazza, “Speak to me through the wind” di Maria Francesca Begossi, “Il mio vecchio” di Sofia Arciero. Per la Sezione Esordienti invece i finalisti erano: “Il Pesce Rosso” di Francesco Refano Artuso, “Stesse stelle” di Océane Larcher, “Vivere Ora” di Francesco Bortolan, “Retrouvailles” di Francesco Corso e “Limbo” di Roberto Trainotti. 
Tra i concorrenti finalisti, di età compresa tra i 14 e i 24 anni e provenienti da tutta Italia, i premi come giovane attrice e giovane attore sono stati assegnati a Virginia Rosaschino, interprete di “Antidolorifico”, «perché scuote la scena con una performance quasi muta e immobile, tutta mimica e gestualità. Fino a farsi metronomo vivente e doloroso del battere e levare del racconto» e a Giacomo Dossi, per il corto “Limbo” «per la capacità di costruire un personaggio a 360 gradi attraverso la gestione del corpo e un’emotività trattenuta capace di creare empatia».

Tra i tanti sostenitori del Festival, l’Amministrazione del Comune di Verona ha voluto mostrare la sua vicinanza con la presenza dell’Assessore alle Politiche Giovanili Jacopo Buffolo, che ha portato i suoi saluti sul palco: «Sono progetti per i giovani, e questa è una scommessa. Continuare a mettere al centro i giovani è un modello che la nostra Amministrazione vuole mettere al centro ed è bello che questo Festival continui anche nel segno di una nuova Amministrazione, il che dimostra la forza di questo progetto. La cultura, l’arte e la creatività dimostrano anche la volontà espressiva che ognuno ha in sé, la politica ha il dovere di cogliere questi sentimenti, soprattutto nei giovani».


Sorpresa della serata la menzione speciale al cortometraggio “Stesse stelle” di Océane Larcher, in concorso nella Sezione Esordienti, perché «con poche soluzioni visive semplici ed efficaci, esalta il tema dell’amicizia con un trasporto che conquista».

Chiuso il televoto, a trionfare per il premio del pubblico, che ha potuto seguire e votare tramite la diretta su Believeplay.tv, è stato “Speak to me through the wind” di Maria Francesca Begossi.

Anche quest’anno una giuria d’eccezione a giudicare i lavori giunti da tutta Italia per confrontarsi con il mondo professionistico della settima arte: tra i giurati la talentuosa Aurora Ruffino, lanciata al pubblico nel 2010 ne “La solitudine dei numeri primi” e protagonista di “Bianca Come il Latte, Rossa Come il Sangue” e di “NOI” che, come la serie originale “This is us”, sono distribuiti a livello internazionale da Disney Media and Entertainment Distribution. È anche la misteriosa sirena nel sorprendente progetto cinematografico “Ninyo”, ideato dal regista Gabriele Mainetti che, per Renault, porta sul grande schermo il primo short-film interattivo italiano. Ad affiancarla nei lavori i registi Aldo Iuliano e Gaetano Morbioli, la giornalista Martina Barone e, come presidente di giuria, Gianluca Arnone, Direttore del Tertio Millennio Film Festival, Coordinatore editoriale della Fondazione Ente dello Spettacolo e consulente per la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Per tutti i giudici, un piccolo pensiero ricordo della partecipazione preparato dai ragazzi della Cooperativa Sociale La Trottola.

Un Festival che quest’anno ha portato tantissime novità e proposte ai suoi concorrenti, proponendo un fitto programma di eventi a corollario della grande serata di gala finale di sabato: workshop e laboratori in dialogo con i professionisti del settore tra il venerdì e il sabato, ma anche un confronto dei giovani registi con più di 300 ragazzi delle scuole veronesi all’Auditorium della Gran Guardia. Un innovativo format pensato per gli studenti delle scuole superiori, che hanno potuto visionare i corti e dialogare con i registi, approfondendo le tematiche trattate. Gli studenti hanno anche assegnato il Premio delle Scuole a “Limbo” di Roberto Trainotti.

La mattinata è stata arricchita anche da un momento di testimonianza e riflessione, grazie alla presenza di tre ragazze ucraine provenienti dalla città di Mariupol, ospitate dall’associazione Believe APS che organizza il festival, grazie alla preziosa collaborazione del centro umanitario Saving Lives: attraverso un breve video da loro realizzato, “Saving Lives”, hanno raccontato la difficile situazione dell’attuale conflitto tra Ucraina e Russia e risposto alle domande degli studenti in sala. 

Nel corso dei quattro giorni di festival i partecipanti e gli ospiti hanno avuto l’opportunità di visitare la città e di assaggiare i cibi della tradizione di Verona: un modo per avvicinare ragazzi e ragazze di tutta Italia alla cultura veronese.

Il Believe Film Festival è un Festival del Cinema e un concorso di cortometraggi per ragazzi e giovani ideato e realizzato dalla dall’associazione Believe APS. L’edizione 2022 è sponsorizzata da Ecodem srl, Point srl, Florence Movie Academy, Atv srl, Amia spa, Teatro Ristori srl, Digital Network, Uci Cinemas, NewGen Entertainment, Sgaravato – Strategies of Communication, Zecchini – strumenti musicali, Consorzio ZAI, LaPiazzetta.store, Autoservizi Furri srl.

L’edizione è Patrocinata dal Ministero della Cultura, dal Comune di Verona, dalla Regione del Veneto, dalla Veneto Film Commission e dalla Fondazione Ente dello Spettacolo.


Fonte
https://www.believefilmfestival.it/

 

 

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Data

08/11/2022