Museo Civico della Ceramica di Nove

Nove (VI) – Piazza De Fabris, 5       

Allestito nell'ottocentesco Palazzo De Fabris, già sede dal 1875 dell'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica, il Museo Civico della Ceramica di Nove è stato inaugurato nel 1995. La collezione, ripartita per epoche, documenta ampiamente la storia della ceramica veneta - novese e vicentina in particolare - dal Settecento ai nostri giorni.
Il primo Novecento è rappresentato dalle manifatture Zen, Dal Prà, Zanolli–Sebellin–Zarpellon, La Freccia, principali interpreti nei difficili anni Trenta del gusto modernista del Liberty e dell’Art Decò.
La sezione del secondo Novecento raccoglie invece i pezzi premiati ai Saloni della Ceramica che si tennero a Vicenza dal 1949 al 1975. Tra essi, sono presenti opere di Alessio Tasca, Pompeo Pianezzola, Ettore Scanavino, Angelo Mangiarotti, Giuseppe Lucietti. L’opera che si distingue all’interno di questa ampia panoramica è certamente il Grande Vaso con nudi femminili in terracotta ed ingobbio di Pablo Picasso (1881-1973) del 1950 con l’iscrizione all’interno del collo “Vallauris Maj 1950".

L’influsso della Scuola d’Arte, le lezioni di Andrea Parini e Giovanni Petucco e, per alcuni giovani ceramisti, l’amicizia con Romano Carotti favorirono l’affermazione di nuovi protagonisti dell’arte ceramica, riconosciuti a livello nazionale e internazionale con prestigiosi premi: i novesi Pompeo Pianezzola, Alessio Tasca, Giuseppe e Antonio Angelo Lucietti, Cesare Sartori; Pino Castagna di Castelgomberto (Vicenza),  Federico Bonaldi di Bassano del Grappa e Candido Fior di S. Martino di Lupari (Padova).
Il Museo conserva alcune loro opere.

Nella collezione sono presenti manufatti di Antonio Bernardi e Antonio Riello (Marostica), Enrico Stropparo, Giancarlo Scapin (Schio), Angelo Spagnolo e dei più giovani Paolo Polloniato, Alberto Scodro e Simone Negri, espressione delle tendenze più aggiornate.

Un corpus importante di opere, infine, è costituito dalle sculture in terracotta realizzate a grandezza naturale dall’artista cinese Cai Guo-Qiang durante la 48^ Biennale di Venezia, raffiguranti scene di miseria contadina con le quali vinse il Leone d’Oro. Le statue, realizzate in argilla per l’installazione temporanea e destinate alla distruzione, furono salvate dagli artisti Alessio Tasca e Lee Babel, colpiti dalla loro straordinaria forza plastica ed espressiva. Portate a Nove, furono cotte in forno ceramico e trasformate in terrecotte dal caratteristico color rosso.

Grazie al PAC 2021 – Piano Arte Contemporanea 2021 del Ministero della Cultura, il Museo ha acquisito 17 nuove opere di: Candido Fior, Pompeo Pianezzola, Antonio Riello, Cesare Sartori, Alberto Scodro, Alessio Tasca.


Bibliografia:
-The, Caffè e Cioccolata a Nove e in Europa. Maioliche Porcellane e Terraglie dal XVIII al XX Secolo, catalogo mostra, a cura di K. Brugnolo, Vicenza, s.e., 2001
-Museo Civico della Ceramica di Nove, a cura di K. Brugnolo, Comune di Nove Comune di Bassano, Regione del Veneto, 2004

Ultimo aggiornamento: 27-03-2024