Editoria scientifica Archeologia

 

La Regione del Veneto promuove in forma diretta o in coedizione la pubblicazione di singoli volumi o collane su temi connessi alla cultura, alla civiltà ed alla storia veneta. Numerose sono le opere dedicate all'archeologia: la rivista "Quaderni di Archeologia del Veneto", le collane dedicate ai "Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto", il "Corpus delle collezioni archeologiche del vetro nel Veneto" od il saltuario sostegno dato a "Collezioni e Musei archeologici del Veneto".

La nascita dei "Quaderni" è legata alla crescita del numero di scavi archeologici effettuati negli ultimi decenni ed alla conseguente impossibilità del periodico "Notizie dagli Scavi", sede tradizionalmente deputata all'informazione archeologica, di riportarne in forma completa e celere i risultati.

Per colmare tale vuoto d'informazione, tra gli anni Settanta ed Ottanta nacquero una serie di pubblicazioni scientifiche, spesso su base regionale e per iniziativa delle locali Soprintendenze, come il "Notiziario" della Soprintendenza Archeologica della Lombardia.
Analogamente, anche i "Quaderni di Archeologia del Veneto" dovevano costituire una risposta al problema ma sin dall'inizio si differenziarono da altre iniziative simili per essere il frutto di una collaborazione tra le diverse Istituzioni già citate.

La pubblicazione ha cadenza annuale e presenta una rassegna delle attività realizzate nel settore archeologico sul territorio regionale attraverso l'illustrazione delle più recenti scoperte, il resoconto degli scavi effettuati e la riflessione scientifica sui dati. La rivista è divisa in tre sezioni: il "notiziario degli scavi e dei rinvenimenti" per aggiornare sulle ricerche in corso, i "contributi di archeologia topografica ed areale" che ospitano per lo più materiali afferenti al campo topografico e mirati ad una ricostruzione storico-ambientale del territorio e la "miscellanea" che contiene tutta una serie di informazioni di carattere eterogeneo su mostre, convegni, pubblicazioni e quant'altro avvenga in Veneto nel settore archeologico.

Giunta al XVI numero, rappresenta un costante appuntamento annuale per gli appassionati e gli studiosi del settore. La rivista è finanziata interamente dalla Regione del Veneto, che provvede ad una distribuzione mirata innanzitutto a coprire le esigenze delle istituzioni culturali venete e del triveneto e poi di altri partner interessati a scambi diretti: alcune Soprintendenze, Musei, Università italiane ed europee e altri enti. Grazie alle Università che utilizzano le copie loro spettanti per gli scambi con altre analoghe Istituzioni, la rivista conosce una diffusione capillare nel mondo scientifico europeo.

La collana dedicata ai "Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto" nasce invece dalla collaborazione di lunga data con l'Università di Padova, il Museo Bottacin di Padova e la Soprintendenza. Il piano editoriale deriva da un progetto mirato al monitoraggio del territorio veneto nel settore della numismatica di età romana che negli ultimi anni ha dato vita alla colossale banca dati della Regione del Veneto con sede nel Museo Bottacin e dispone di oltre 20.000 schede già informatizzate. In una prima fase, precedente alla realizzazione della Banca Dati, è stata avviata la pubblicazione sistematica dei materiali, organizzati per provincia.

Come nel caso dei "Quaderni", la Regione si cura della distribuzione dei volumi alle Istituzioni del territorio Veneto e quelli adiacenti, l'Università di Padova ne assicura la diffusione in un ambito strettamente specialistico mentre la Soprintendenza in quello statale.
L'interesse per lo studio del vetro antico è aumentato nel corso degli ultimi trent'anni, durante i quali sono state pubblicate numerose opere dedicate a tale materiale.

A differenza di quelle che lo hanno preceduto, il "Corpus delle Collezioni Archeologiche del Vetro nel Veneto" è la prima esperienza di pubblicazione sistematica di reperti presenti in un dato territorio che sia stata tentata per questa classe di materiali e, come tale, ha un certo valore a livello internazionale.

La Regione del Veneto ha manifestato più volte il suo interesse per questo particolare settore così legato all'economia ed alle tradizioni regionali, offrendo sostegno, ad esempio, all'Association Internationale pour l'Histoire du Verre in occasione del XIV Congresso Internazionale tenutosi a Venezia e Milano tra l'ottobre ed il novembre 1998, realizzato anche col patrocinio ed un finanziamento regionali.

Analogamente ai "Ritrovamenti monetali", il "Corpus" è un'opera impostata per monitorare il territorio, allo scopo di individuare nuclei di vetri antichi presenti, accertarne la consistenza e la condizione giuridica, nonché di rendere disponibili i dati scientifici mediante pubblicazione.

Le collezioni presentate afferiscono a varie tipologie di Musei presenti nel Veneto, da quelli Nazionali (Adria, Este, Portogruaro), Civici di fama internazionale (Murano, Padova) a quelli locali, pubblici o privati.

La pubblicazione del "Corpus" si concretizza in termini di visibilità e di pubblicità anche per le istituzioni ospitanti i reperti: infatti, che siano di livello locale o nazionale, hanno a disposizione una vetrina internazionale ed è giusto che sfruttino l'occasione loro fornita.

Il "Corpus" prevede la pubblicazione di nove volumi: sinora sono stati pubblicati quelli dedicati ai Musei di Murano, Adria, Portogruaro ed il Rodigino, Padova, Verona ed il suo territorio, Este; il prossimo anno uscirà il volume dedicato alle province di Belluno, Treviso e Vicenza e poi i due di Altino.

La collana "Collezioni e Musei Archeologici del Veneto" differisce dalle precedenti perché l'impegno della Regione risulta più saltuario e diluito nel tempo.

Diretta dal Prof. Traversari dell'Università di Venezia, la collana è nata nel 1973 e da allora sono stati pubblicati 44 volumi, l'ultimo dei quali è stato curato da Giulia Fogolari e Giovanna Gambacurta e dedicato ai "Materiali veneti preromani e romani del Santuario di Lagole di Calalzo" (2001).

Nel complesso, l'opera rappresenta un notevole sforzo documentativo del patrimonio archeologico presente nei musei del Veneto e un tentativo efficace di diffonderne la conoscenza anche ad un pubblico internazionale, di modo da far conoscere ad una platea sempre più vasta la ricchezza della nostra cultura e di come essa sia diffusa su tutto il nostro territorio. A quasi trent'anni di distanza dalla prima pubblicazione, il piano editoriale originario risulta quasi completato ma nulla vieta che in futuro esso possa essere ripreso ed approfondito.

Altre iniziative editoriali hanno come oggetto lo studio del territorio e la mappatura dei beni archeologici presenti. Per questo tema si rinvia allo specifico settore dedicato a varie pubblicazioni che vanno dalle "Zone archeologiche del Veneto" (1987) ai quattro volumi della "Carta Archeologica del Veneto" (con la previsione di pubblicarne un quinto dedicato all'archeologia delle acque).

Contatti Ufficio Valorizzazione Patrimonio storico e archeologico

Responsabile Ceselin Francesco
Tel. 041.279 2629
Email: francesco.ceselin@regione.veneto.it

Ultimo aggiornamento: 03-01-2024