Ville Venete

Villa Diedo, Chielin, Malvezzi, Tadini, Basso, detta "delle Rose"

Circondato da un vasto parco, il complesso sorge al sommo di un pendio e vi si accede salendo una lunga e dritta scalinata adorna di statue che parte dalla strada pubblica posta più a sud. Si compone del corpo della villa a cui si addossa sul lato orientale una più bassa adiacenza ad "L", caratterizzata da un loggiato al piano primo. Collocata alle spalle della villa, in mezzo al parco, sorge la cappella gentilizia.Specifiche:Identificazione: corpo padronaleSecolo: XVIIOsservazioni: A pianta quadrata e tetto a cuspide; aperture rettangolari al piano terra e sottotetto, centinate al piano nobile, scandite in verticale secondo il ritmo 2-3-2. Sul prospetto sud, un grande frontone triangolare e una lunga balaustra arricchiscono il settore mediano corrispondente alla sala centrale.Identificazione: ala estSecolo: XIXOsservazioni: Aggiunta nel 1878 dalla famiglia Chielin, si presenta con una loggia continua su archi centinati (ora tamponati da vetrate), che corre lungo tutto il primo piano.Identificazione: oratorioSecolo: XVIIOsservazioni: Una breve scalinata in pietra accede al portale architravato, sormontato da frontone curvilineo spezzato; ai lati, coppia di lesene composite che reggono trabeazione e timpano dentellato.Elementi Decorativi:Tipo: balaustraQualificazione: a birilli sagomatiMateriale: pietraDescrizione: Lunga balaustra in pietra sorretta da coppie di mensole.Tipo: statueMateriale: pietraDescrizione: Arricchiscono il parapetto a gradoni che accompagna la lunga scalinata centrale d'accesso alla villa.Tipo: affreschiQualificazione: a quadrature, a motivi allegorici, a scene storicheMateriale: intonaco affrescatoDescrizione: All'interno, sulle pareti lunghe del salone centrale al piano terra: suddivisi da colonne impostate su un alto basamento, sono riprodotti sei "quadri riportati" racchiusi tra cornici barocche, raffiguranti scene allegoriche e storiche riguardanti la vita dei due personaggi di casa Diedo: Francesco e Angelo, procuratore di San Marco, proprietario della villa e committente del ciclo pittorico; numerose iscrizioni contribuiscono a illustrare le raffigurazioni per la cui datazione è stato proposto il periodo 1693-1694 ad opera di un pittore veneto non ancora individuato.Tipo: affreschiDescrizione: All'interno, nelle stanze laterali al piano terra, affreschi di epoca più tarda, non concordemente attribuiti: vedute di città in riquadri tra un colonnato ionico, busti monocromi su fondali a finto mosaico, allegorie, episodi biblici. (...)