Bianchi Barriviera Lino 01/01/1924 - 31/12/1998
Documenta l'esperienza professionale e la vita familiare di Lino Bianchi Barriviera sia attraverso carte originali sia attraverso documentazione raccolta, successivamente, dai familiari. Il fondo testimonia tutte la attività svolte da Bianchi Barriviera nel corso della sua carriera artistica, dal disegno, all'incisione, alla pittura e in modo marginale alla creazione di affreschi, mosaici, sculture, ex libris, francobolli e oggetti di oreficeria; in particolare, l'esperienza come disegnatore al seguito della spedizione archeologica nel sito di Lalibelà, in Etiopia tra il 1938 e 1939, costituisce una presenza rilevante nel fondo, rappresentando un tema iconografico e di studio storico artistico che accompagnò l’artista in tutta la sua esistenza.
Il fondo si compone di manoscritti e dattiloscritti, di cui alcuni pubblicati e altri inediti, e di corrispondenza, in forma di lettere e cartoline, relativa a rapporti sia di tipo professionale (ad esempio con l'architetto Sandro Angelini, il gallerista George Binet, l'incisore Neri Pozza) sia familiare. Comprende cataloghi, locandine e ritagli di stampa relativi a sue esposizioni e registri di vendite di sue opere; sono conservati biglietti da visita, tessere di riconoscimento e ingresso, rilasciate in occasione di varie esposizioni, tessere associative, patente di guida e abbonamento alle Ferrovie dello Stato; si trovano inoltre pubblicazioni monografiche e periodiche, in parte omaggi talora con dediche a Bianchi Barriviera, materiale iconografico, composto da fotografie, diapositive e negativi, inerente sia opere, esposizioni, eventi pubblici, sia situazioni familiari e personali, e alcuni materiali multimediali, quali videocassette, con contributi relativi all'artista e alla sua opera. Infine sono presenti oltre un centinaio di matrici metalliche di incisioni.