Associazione nazionale partigiani d'Italia - ANPI. Comitato provinciale di Padova 01/01/1945 - 01/01/2001

Il fondo qui attribuito all’ANPI padovana (ma per riferirsi ad essa nelle descrizioni delle unità archivistiche si parlerà sempre di Comitato provinciale) si compone non solo della sua produzione diretta, ma anche di quanto è stato prodotto da altri due enti ad essa strettamente legati: il Comitato regionale dell’associazione, guidato per molti anni da Paolo Pannocchia, nello stesso tempo presidente di provinciale e regionale, e il Comitato d’azione antifascista di Padova, attivo per pochi anni dal 1969 al 1977 e ospitato dall’ANPI nella sede di via Scrovegni 2. I due comitati, funzionalmente e “archivisticamente”, erano strettamente dipendenti dal Comitato provinciale dell’ANPI: ad esso infatti si appoggiavano, oltre che per avere garantita una sede legale, anche per lo svolgimento delle pratiche amministrative necessarie allo svolgimento della propria attività.   Caratteristica del complesso documentario qui descritto è l’inclusione di documentazione di provenienza “altra”, ma a vario titolo integrata nel fondo: non solo immessa come “naturale” contributo da parte di dirigenti e amministratori dell’ANPI, ma anche ricevuta, presumibilmente in custodia o come donazione, da alcuni partigiani e antifascisti legati alla città di Padova. Su tutti spicca la piccola ma significativa raccolta documentaria qui attribuita a Edmondo Bezzati, operaio e partigiano comunista nelle Officine Stanga di Padova, risalente agli anni della clandestinità (1943 - 1945).

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01/01/1945 - 01/01/2001

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Il Comitato provinciale di Padova dell’ANPI è l’istanza provinciale dell’associazione dei partigiani; nacque all’indomani della conclusione del secondo conflitto mondiale e riunì i partigiani padovani appartenuti alle formazioni armate inquadrate nel Corpo dei Volontari della libertà - CVL, all’inizio senza distinzione tra i diversi credi politici, per favorirne le pratiche di riconoscimento e le rivendicazioni presso le competenti autorità dello Stato. Ad esso, oggi come allora, fanno capo le sezioni di quartiere, la sezione universitaria, le sezioni comunali e, dove esistenti, le sezioni sovracomunali della provincia.  L’ANPI di Padova partecipa e organizza le celebrazioni delle feste nazionali legate alla Resistenza italiana e le commemorazioni degli episodi rilevanti della Resistenza padovana; mantiene vivo e vitale il patrimonio dei valori antifascisti, di democrazia e libertà, ereditato dai partigiani, rappresentandone un presidio. Il Comitato inoltre pubblica un periodico bimensile, «ANPI News Padova», distribuito tra i tesserati, promuove la pubblicazione di saggi sulla storia della Resistenza veneta; suoi rappresentanti sono invitati regolarmente in emittenti radiofoniche locali per discutere e riflettere su temi di storia dell’antifascismo e dell’attualità politica, italiana e internazionale. Oltre al proprio archivio storico, in continuo accrescimento, mantiene e incrementa una biblioteca incentrata sui temi della storia contemporanea, della Resistenza e dell’antifascismo italiani, veneti e padovani. Raccoglie da decenni periodici quali «Patria indipendente» (il periodico nazionale dell’ANPI), «L’antifascista», «Noi dei lager», «Lettera ai compagni», «Calendario del popolo» e molti altri. È opportuno rendere conto, in breve, dei numerosi spostamenti della sede dell’associazione dei partigiani all’interno del territorio comunale di Padova. La prima sede era ospitata in via Santa Lucia al civico 32; da evidenze documentarie si sa che all’epoca allo stesso indirizzo si potevano trovare anche l’Ufficio stralcio della Brigata Garibaldi padovana Francesco Sabatucci e, almeno dal 1947, l’Associazione nazionale ex deportati politici in Germania ex zebrati dei campi nazisti di eliminazione. Tra anni Quaranta e Cinquanta vi fu il primo trasloco, in via del Padovanino 1 (dove aveva sede la Camera del lavoro e dove si trovava la mensa data in gestione all’ANPI), per passare poi in via Daniele Manin 14 almeno nel 1956. È del 1959 un nuovo trasloco, questa volta in via Roma 8, in coabitazione con associazioni come ANED e ANPPIA, ospiti “fissi” dell’associazione dei partigiani per tutta la loro storia, la Lega dei comuni democratici e FIAP, l’associazione dei partigiani azionisti fondata da Ferruccio Parri. Dopo un breve ritorno in via del Padovanino, tra anni Sessanta e Settanta l’ANPI padovana si allontanò definitivamente dal centro storico della città, spostandosi in via Scrovegni 2, dove rimase circa dieci anni. Dal 1981 il Comitato provinciale ha sede in via Stratico 4. (...)