L'obiettivo del progetto è integrare la filiera culturale, scientifica ed economica organizzando dei Distretti, collegando le aree transfrontaliere, e rafforzandone la visibilità competitiva a livello internazionale (bacino del Mediterraneo).
Il progetto prevede l’attuazione di una serie di azioni finalizzate alla valorizzazione del patrimonio esistente, con particolare attenzione ai siti archeologici, promuovendo soluzioni innovative e sviluppando prodotti turistici a forte caratterizzazione culturale, con una particolare attenzione allo sviluppo di un turismo attento alla qualità ed alla sostenibilità dell’offerta.
A partire dalla mappatura del patrimonio culturale, naturale, archeologico e dei servizi presenti è stato definito un nuovo modello di sviluppo culturale e turistico e potranno essere istituiti 4 Distretti culturali con l’obiettivo di valorizzare le risorse, promuovere in maniera innovativa il vasto patrimonio archeologico, culturale e turistico, diversificare l’offerta turistica dei territori transfrontalieri favorendo la destagionalizzazione di flussi turistici. Un’innovativa gestione dei distretti viene effettuata anche attraverso l’istituzione di un Centro di eccellenza scientifico transfrontaliero con la partecipazione di diverse figura di eccellenza provenienti dal mondo universitario.
Il progetto ha realizzato azioni pilota in 9 siti culturali e archeologici:
- nell'area veneta del Parco del Delta del Po sono state realizzate la ricostruzione sperimentale di un insediamento ad Adria (Rovigo), attraverso installazioni ludiche ed inclusive, e scavi e ricerche nell’ Area archeologica di San Basilio di Ariano Polesine (Rovigo), già oggetto di notevoli interventi di valorizzazione con i fondi di altri progetti europei (Parsjad e Shared Culture);
- nell'area emiliana è stato costruito in scala reale, a Comacchio (Ferrara), un Parco archeologico che consente di vedere le antiche abitazioni della città di Spina e digitalizzato parte dell’Archivio storico dell'Abbazia di Pomposa di Codigoro (Ferrara).
La Regione del Veneto, in collaborazione con il Museo Archeologico di Adria e l’ICCD, ha altresì ideato e promosso la realizzazione di un itinerario digitale finalizzato alla valorizzazione dell’importante collezione di reperti vitrei di epoca romana custodita presso il MAN di Adria. In particolare, per 36 tra i reperti più rilevanti, sono state realizzate riproduzioni in 3D con tecnologie innovative.
I Partner croati hanno realizzato, nei siti istriani e dalmati, altre 3 azioni pilota: la creazione di una rete di percorsi storici e sentieri nell’Area archeologica di Cherso/Cres, la valorizzazione del Sito archeologico Ostrog con la collina Balvan a Castelli/Kastela e la ricostruzione di un Complesso insediativo a Curzola/Korcula.
Il progetto è finanziato con i fondi del Programma Interreg V-A Italy-Croatia 2014 – 2020 Programme – Stardard + Project - Priority Axis: Environment and cultural heritage.
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