Gli annessi rustici, che collegano il corpo padronale alla cappella privata gentilizia, costituiscono la porzione preponderante di tutto il sistema, esternamente porticata e sviluppata intorno a una corte, dotata di pozzo: vi si trovavano le abitazioni dei lavoranti, le scuderie, la rimessa delle carrozze, e diversi locali per i servizi, il forno, le cucine, la lavanderia. Acquistato dalla Provincia di Venezia alla metà degli anni ottanta del Novecento, il complesso è aperto al pubblico: il percorso di visita propone varie tappe tematiche dedicate ai manufatti e alle usanze della vita in villa, dal duplice punto di vista del patriziato e dei famigli. Una sala è dedicata all’arte della gondola e ai mestieri a essa legati; vi si conserva uno dei pochi esemplari originali rimasti di felza, la tipica copertura dell’imbarcazione veneziana per eccellenza. Il suggestivo parco storico si estende per più di un ettaro e mezzo, tra viali di carpini, rose antiche e un laghetto d’impronta romantica, con cipressi calvi acquatici.