Chiesa Arcipretale di San Materno Vescovo - Melara RO

Certamente antica è la storia di Melara se già il 13 settembre 981 l'imperatore Ottone II, nell'assegnare i beni al monastero di San Salvatore in Pavia, cita tra questi la Corte di Melara.

I territori di Melara erano amministrati da un Priorato, che nel tempo scelse (1155) di passare sotto la giurisdizione, con enfiteusi perpetua, del Vescovo di Ferrara.
Ma già nel '200 il territorio si trovò aggregato nella Visconteria vescovile con Trecenta, Bariano e Bergantino.
Melara terra del Po e soggetta alle sue periodiche inondazioni vede finalmente nel 1494 la costruzione del primo nucleo dell'attuale San Materno vescovo.
La descrizione della chiesa, che ci viene fatta circa un secolo dopo (1574) da mons. Maremonti, comprende sette altari, il battistero e la torre campanaria.
La costruzione aveva la facciata volta a ponente, parallela quindi all'attuale casa canonica e il campanile toccava il presbiterio a cornu evangelii.
Ai primi del '700 (18 maggio 1705), con la benedizione della prima pietra, l'arciprete G. B. Montini dava inizio ad un nuovo tempio.
L'opera fu pensata grandiosa, si protrasse nella costruzione per diversi anni e fu dato l'incarico all'architetto Vincenzo Santini di disegnarne il progetto e dirigerne i lavori.
L'antica chiesa fu demolita all'inaugurazione del nuovo edificio nel 1732, si decise comunque di salvarne il campanile che si trova ancor oggi collocato davanti alla nuova chiesa, sulla sinistra.

L'interno è a tre navate, le due laterali divise in tre campate con cappelle, altari e pregevoli pale: il Martirio di Sant'Eurosia di Paolo Calliari (1796), la Madonna con Bambino e Santi (1783) e la Natività (1762) di Saverio Della Rosa.

Il transetto ospita imponenti altari, con colonne tortili nell'alzato, dedicati, quello di sinistra alla Madonna del lume (1736), quello di destra a Sant'Antonio da Padova e ai lati di entrambi, dentro nicchie, statue di santi.

Nella prima semicampata d'ingresso è collocato l'antico fonte battesimale (IMG, I, Melara 0087) in marmo rosso di Verona (1440) e, a destra del presbiterio, la sacrestia.

 

Percorsi in cui la tappa è presente

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Percorso culturale

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Un percorso per conoscere alcuni aspetti del ricco patrimonio culturale, attraverso il materiale catalografico disponibile, di tutti i beni storici e artistici della diocesi.