Chiesa Arcipretale di Sant'Antonino Martire - Ficarolo RO

Per l'accresciuta popolazione e per dare nuovo lustro al paese nel 1763 si decise di ricostruire, sempre intitolata a Sant' Antonino, una chiesa in luogo più sicuro e protetto dalle piene del Po, in località Terraglio. 

L'incarico della progettazione fu assegnato all'architetto ferrarese Gaetano Barbieri (1711-97), mentre la messa in opera vide impegnato come capomastro Giuseppe Occari che, servendosi di abili maestranze locali, in nove anni portò a termine la costruzione.
A titolo di curiosità si racconta che, sotto la guida dell'animoso arciprete don Giovanni Sarti Savonarola, fu raccolta tra la popolazione la considerevole cifra di 22.000 scudi e che furono impiegati 1.018.000 mattoni per la realizzazione dell'edificio.
L'opera che ne uscì è veramente imponente, segue gli schemi dell'architettura rinascimentale ferrarese nella facciata e nel campanile, mentre all'interno si sono imposti gli stili tipici del periodo barocco-rococò.

I problemi statici e di pendenza del campanile, alto m.70.50, progettato sempre da Gaetano Barbieri e realizzato dalle stesse maestranze, si presentarono già durante i lavori, completati nel 1790.
La chiesa ha una facciata con tre portali, i laterali sono sormontati da nicchie, quella di sinistra racchiude la statua di Sant'Antonino, quella di destra la statua della Madonna.

Una cornice marcapiano divide il primo dal secondo ordine ed il timpano a profilo dentellato chiude la costruzione.

Un originale passaggio con arco, dotato di tre finestre, collega la chiesa alla canonica sulla destra. A sinistra un corpo rettangolare, denominato "Sala dei confratelli", è unito alla chiesa. Restaurata nel 1991, la sala ospita attualmente una piccola pinacoteca: la Madonna della peste di Ercole Sarti detto il Muto di Ficarolo (1593-1639 post) e la Predicazione di Sant'Antonino con la Madonna in gloria e Gesù Bambino di Alberto Mucchiatti (1774-1828) pure originario di Ficarolo.

L'interno, a pianta ellissoidale con volta su tiburio, corrispondente al corpo centrale, è preceduto da un endonartece semicircolare affiancato a sinistra e a destra da due vestiboli.

Quello di sinistra immette direttamente nella piccola cappella con l'affresco della Madonna del Malpello (secc.XIV-XV).

Quattro gli altari laterali, simili per forma, in pregevoli marmi di diversa provenienza.
La superficie delle pareti è cadenzata da coppie di lesene con capitelli corinzi e da nicchie con grandi statue di Santi in stucco forte (11), attribuibili allo scultore ferrarese Alessandro Turchi (?-1770).

Di recente fattura l'altare maggiore e la balaustra.
Decorazioni dipinte ornano le pareti, il soffitto del presbiterio ed il catino absidale: si alternano motivi a candelabra, fiori stilizzati e simboli con raffigurazioni sacre.

Nell'abside, oltre al pregevole coro ottocentesco in legno di noce, è collocata la grande pala secentesca con S. Antonino e S. Carlo del già nominato Ercole Sarti

Percorsi in cui la tappa è presente

Tradizione, Devozione e Arte: Itinerario lungo il Po
Percorso culturale

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Un percorso per conoscere alcuni aspetti del ricco patrimonio culturale, attraverso il materiale catalografico disponibile, di tutti i beni storici e artistici della diocesi.