Molti sono i documenti che testimoniano i costumi libertini delle monache qui ospitate, ma questo è anche un luogo di cultura, molto legato all’ambito musicale, tanto che nella chiesa annessa vengono sepolti diversi compositori.
Nel XIX secolo il monastero è soppresso da editti napoleonici diventando un ospizio per anziani, mentre la chiesa rimane attiva fino al 1920 quando viene sconsacrata.
Il complesso è stato utilizzato negli anni successivi in diversi modi (negli Ottanta è usato anche come teatro), mentre oggi ospita la biblioteca pubblica di quartiere Castello del Comune di Venezia.