Chiesa di San Giorgio Martire - Bergantino RO

Le notizie più remote sulla chiesa di S.Giorgio a Bergantino risalgono alle "Rationes decimarum" (Elenco delle decime) del 1300.

E' presente anche nelle relazioni delle visite pastorali dei vescovi Beato Giovanni Tavelli da Tossignano e Francesco Dal Legname (sec. XV) ed in quelle del vescovo Giovanni Fontana (1591-99) viene descritta come un edificio di modeste proporzioni provvisto di tre soli altari, con antiche immagini, presbiterio, sagrestia, circondata dal cimitero. 
Priva del campanile, le campane erano collocate sul tetto della chiesa. 
Nel 1599, aumentata la comunità dei fedeli, il Vescovo Fontana sollecitò la costruzione di un tempio più ampio e rappresentativo, ma soltanto il 24 novembre 1673 l'allora rettore, don Alberto Ferrari, ne benedirà la pietra angolare e, dopo lunghi anni di "lavoro e sacrifici" sarà celebrata la prima messa, il 2 dicembre 1700. 

La chiesa di S. Giorgio si affaccia sulla piazza principale del paese col prospetto delimitato da una coppia di paraste in corrispondenza della navata maggiore, mentre i corpi laterali, più bassi e con pinnacoli angolari, sono raccordati da due volute al timpano triangolare che ne completa la facciata.

Tra il 1725-32, l'ideatore della facciata della chiesa, Vincenzo Santini, erigerà l'imponente campanile, poggiante su basamento a tronco di piramide, con la canna decorata da specchiature mistilinee, la cella campanaria con bifore sui quattro fianchi e l'attico sormontato da cupolino a cipolla.
Ritornando alla chiesa, dalle entrate ai lati del portale principale, attraverso due vestiboli, si accede al suo interno costituito da tre navate e dotato di sei altari, oltre all'altare maggiore, cinque laterali dedicati, nelle cappelle di sinistra a S. Antonio da Padova, alla B. V. del Rosario con scenografico ciborio in marmi vari, nelle cappelle di destra alla Madonna del Carmine, alla Sacra Famiglia ed alla B. V. Addolorata. 

Venne rinvenuta durante il restauro del tetto e documenta la data in cui la fabbrica della chiesa giunse alla copertura.

La navata centrale si conclude in un'abside contenente, entro una nicchia incorniciata da decorazioni in stucco modellato, la statua in legno dipinto del Santo titolare: S. Giorgio.

Sugli altari di destra sono collocate tre importanti pale d'altare: sul primo la Sacra Famiglia (1688-99) di Giuseppe Maria Crespi, sul secondo la Madonna del Carmine (1693-96 ca.) dello stesso autore e sul terzo Cristo Redentore con croce tra San Vincenzo Ferreri e San Pietro Martire (inizio del sec.XVI) attribuito a Domenico Panetti. A sinistra del presbiterio si trova la cappella invernale.

Percorsi in cui la tappa è presente

Tradizione, Devozione e Arte: Itinerario lungo il Po
Percorso culturale

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Un percorso per conoscere alcuni aspetti del ricco patrimonio culturale, attraverso il materiale catalografico disponibile, di tutti i beni storici e artistici della diocesi.