All’inizio del romanzo il protagonista, il signor Oufle, indossa un costume da orso e, credendo di essersi trasformato in lupo mannaro, semina il terrore in città. E’ il primo di una serie di episodi grotteschi che intendono mettere alla berlina le credenze superstiziose divulgate dalla letteratura popolare dell’epoca: dei libri posseduti dal credulone viene fornito un elenco nel romanzo stesso.
Nel 1763 venne stampata a Venezia la prima traduzione italiana dell’opera, seguita da un’altra nel 1785, quest’ultima posseduta da molte biblioteche venete quali quelle del Seminario vescovile di Padova, del Collegio salesiano Astori di Mogliano Veneto, del Museo Correr, della Biblioteca nazionale Marciana, dei padri Redentoristi di S. Maria della Consolazione di Venezia e la Biblioteca VEZ - Venezia Istituzione pubblica culturale Biblioteca civica Bertoliana – Vicenza (link alla pagina).
Da questa rocambolesca storia è stato di recente tratto un programma radiofonico della BBC.