Il nucleo più antico presenta richiami simbolici all'alchimia sia nella struttura – in cui ricorre il numero tre - che nella decorazione in pietra; le pareti delle stanze sono annerite per la mancanza di camini e vi è un "Athanor", l'antico focolare dell'alchimista. Secondo la tradizione fu fatto costruire da un nobile condannato a morte ad Alessandria d'Egitto per le pratiche alchemiche e che, grazie all'intervento della Serenissima, si era rifugiato in Alpago dove poté continuare indisturbato le sue ricerca. Forse per la sua supposta origine, l’alchimista rifugiato viene identificato come Alessandro Lissandri, cioè di Alessandria, considerata luogo di elezione dell’alchimia. 
La casa è di proprietà dell’Unione Montana Alpago ed è aperta grazie alla collaborazione dell’Associazione Alpago Storia Natura, vedi.
Nella parte più moderna dell’edificio sono esposti materiali didattici sull’alchimia ed è ospitata una piccola biblioteca specialistica consultabile in loco.
Nel 2018 è stato inserito nella manifestazione Veneto Spettacoli di mistero un evento incentrato sulla casa dell’alchimista (link alla pagina).